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Scale illusorie e prospettive ribaltate. In mostra a Trieste le perturbanti opere di Escher

Escher Trieste dicembre 2019, Vincolo d'unione, 1956 *
Escher Trieste dicembre 2019, Vincolo d'unione, 1956
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Sfere riflettenti, scale incrociate e pesci che si trasformano in uccelli. Fino al 7 giugno 2020, il Salone degli Incanti di Trieste si riempie dei favolosi universi creati da Maurits Cornelis Escher, tra i più apprezzati artisti degli ultimi tempi.

Personalità particolare Escher, si dice riservato, probabilmente inquieto, sicuramente geniale. Le sue incisioni, realizzate sui supporti più diversi, possono apparire a prima vista impeccabili, maniacalmente precise in ogni minimo dettaglio, salvo poi rivelare, a uno sguardo più attento, un’infinita serie di dettagli che sfuggono alla logica comune. Macchinose costruzioni, strane ombre radianti e animali evanescenti popolano le opere dell’artista olandese, che in esse ha saputo far convivere un indiscusso valore artistico con spunti direttamente derivati dalla scienza e dalla matematica.

Escher Trieste dicembre 2019 Cascata, 1961
Cascata, 1961

Formatosi come incisore, Escher non conobbe in vita una fortuna pari a quella che lo accompagna negli ultimi anni, in cui ogni mostra che lo vede protagonista canalizza verso di sé enormi folle di visitatori. A inizio ‘900, nell’epoca delle avanguardie, i suoi lavori venivano bollati come freddi, frutto di un grafico con un grandissimo talento ma non per questo considerabile un artista. Il passare del tempo ha reso giustizia alle sue creazioni, le più iconiche delle quali sono ormai riconoscibili a tutti.

Escher Trieste dicembre 2019, Chiostro di Monreale, Sicilia, 1932
Chiostro di Monreale, Sicilia, 1932

La mostra di Trieste raccoglie circa 200 opere tra le più rappresentative della poetica di Escher, utili per guidare il visitatore in una ricerca quasi scientifica alla scoperta delle numerose influenze di cui la sua arte si è nutrita, dalla matematica alla filosofia, passando per l’architettura e la fisica. Non mancano poi i richiami all’Italia, paese in cui l’artista ha vissuto per lungo tempo e i cui paesaggi hanno influenzato in modo non irrilevante quelli delle sue opere. Fa inoltre la sua prima comparsa in mostra I giorni della Creazione, un gruppo di sei xilografie dedicate al grande tema biblico, prima d’ora mai esposte in pubblico.

Escher Trieste dicembre 2019 Mano con sfera riflettente, 1935
Mano con sfera riflettente, 1935

*Vincolo d’unione, 1956

Informazioni utili 

Escher

Dal 18 dicembre 2019 al 7 giugno 2020

Salone degli Incanti, Trieste

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