Nell’ottobre del 2020 Christie’s venderà all’asta la prima opera d’arte di Realtà Mista al mondo, firmata Marina Abramović. Peccato che il video di presentazione sia stato cancellato in seguito alle migliaia di reazioni negative e commenti secondo i quali l’artista sia impegnata a diffondere “ricette sataniste”
Ventiquattromila baci? Non proprio
In questo anno “particolare” è successo anche questo. Un video rimosso dalla Microsoft in cui la regina della Performance Art parla di un suo pioneristico progetto artistico che ha a che fare con la Realtà Mista. Il motivo? Il pollice verso (il contrario del like per intenderci) di oltre 24.000 utenti oltre a una marea di commenti negativi nei quali Marina Abramović viene accusata di satanismo.
The Life: a prima opera di Realtà Mista al mondo
Cosa avrà mai detto o fatto di particolare in quel video? La grandmother of Perfromance Art ha solo parlato di “The Life”, la prima opera d’arte di Realtà Mista al mondo. Nell’ottobre 2020, durante la Frieze Week a Londra, una delle tre edizioni di The Life sarà messa in vendita da Christie’s.
È la prima volta che una casa d’aste pone in vendita un’opera del genere.
Vi chiederete a questo punto se in The Life l’artista serba si esibisca in terrificanti riti satanici con tanto di scatenati balli intorno a un fuoco scoppiettante e crudeli sacrifici di animali.
Riferimenti satanici non pervenuti
In realtà nella performance oggetto dell’intervista l’Abramovic procede camminando attorno a un cerchio di 5 metri prima di evaporare nel nulla. Questa innovativa opera d’arte coinvolgerà il pubblico in uno spazio espositivo appositamente studiato all’interno di Christie’s, sfruttando la tecnologia pionieristica di HoloLens 2 di Microsoft e la produzione visionaria di Tin Drum, per dare vita alla connessione virtuale ma “umana” con l’artista .
Da dove partono le accuse di satanismo?
Insomma, nel video rimosso così come nella stessa performance, non c’è alcun riferimento al satanismo. Eppure, oltre ai numerosi “non mi piace”, il video è stato subissato di commenti negativi dove si parla di legami dell’artista con il mondo del satanismo.
La verità è che da alcuni anni Marina Abramović è oggetto di fantasiose accuse di questo tipo – vi spiegheremo più avanti il motivo – anche se è la prima volta che questa situazione sia degenerata a tal punto da oscurare in qualche modo il suo lavoro.
Il nucleo delle accuse di satanismo si basa su una serie di performance-degli anni novanta – chiamate Spirit Cooking – in cui l’Abramović usava il sangue di maiale per scrivere sui muri frasi del tipo “urina fresca mattutina da cospargere sui sogni da incubo”.
Certamente non si trattava di una versione dark della Prova del Cuoco, ecco, ma da qui a vederci nella performer una indemoniata ce ne corre. Forse qualcuno ha preso un po’ troppo sul serio le sue provocazioni a base di sangue di maiale, urina e latte umano.
L’artista aveva anche pubblicato nello stesso periodo un libro di ricetta afrodisiache. In realtà non c’era alcun riferimento satanico nelle esibizioni così come nelle ricette culinarie, dove alcune frasi sono state estrapolate e del tutto decontestualizzate.
Spirit Cooking with Marina Abramović
Il punto è che nel 2016 è stata organizzata una cena a New York (pare nella stessa casa di Marina) per ringraziare i maggiori finanziatori di un noto Istituto d’arte. Ospite d’onore ovviamente la Regina della Performance Art mentre il tema della cena faceva rievocava le lontane esibizioni del 1996: “Spirit Cooking with Marina Abramovic“. Tra gli invitati figurava il fratello di John Podesta, direttore della campagna elettorale di Hillary Clinton. Un collezionista d’arte che tra l’altro nemmeno aveva poi preso parte alla stessa festa.
Apriti cielo. Come riporta un articolo di Artnews, quando tutto questo viene “scoperto” dalle famose mail pubblicate da Wikileaks (tra le quali risulta l’invito alla cena con l’Abramovic di Tony Podesta, fratello di John), il blog di estrema destra di Alex Jones, famoso per le varie teorie cospirazioniste che tanto piacciono alla rete, accusa l’artista di aver diffuso ricette sataniste.
Da quel periodo è un susseguirsi di proteste, fino all’epilogo del 10 aprile.Forse per la prima volta, la rete silenzia l’arte e questo non può essere un buon messaggio, indipendentemente dalla propria personale opinione sulle performance di Marina Abramović.
A quanto riferiscono l’artista si definisce indignata per come sono state decontestualizzate e strumentalizzate sue precedenti opere.
Poco importa. Lei resterà comunque la prima artista ad essersi accorta delle enormi potenzialità della fusione tra Arte e Tecnologia.
Marina Abramović forever
A 72 anni, l’Abramović ha creato una versione autentica, alternativa e digitale di se stessa per The Life. Una sorta di estensione virtuale ed eterna di “The Artist is Present’” al MoMA.
Il tema è dunque l’immortalità ma anche l’essenza della performance privata di ogni contesto materiale.
Come ha spiegato Todd Eckert, il fondatore di Tin Drum (il team di produzione di Realtà Mista che si è occupato di The Life):
Tra cento anni ci saranno persone che vedranno Marina Abramovic entrare nella stanza e sentiranno quel senso di connessione, di esperienza umana.Quando abbiamo registrato Marina nella sua performance sapevamo che l’avremmo messa in scena come qualcosa che sta accadendo nel tempo presente, non come un manufatto di qualcosa che è accaduto in passato,”