ArtID lancia il primo archivio digitale pubblico di opere d’arte ideato per tutelare artisti e collezionisti.
Spesso aleggia una densa coltre di mistero attorno all’opera d’arte. Non si fa riferimento all’eterogeneità dell’interpretazione e alla moltitudine di significati, anche enigmatici, racchiusi al suo interno. In questo caso pensiamo piuttosto alle poche informazioni facilmente reperibili riguardo lo storico dei lavori artistici – l’origine, i passaggi di mano, gli eventi rivelanti, le oscillazioni di valore – che impediscono la tutela tanto dell’artista quanto del collezionista.
Per questo ArtID lancia il primo archivio digitale pubblico che consente a pittori, scultori e fotografi di tutto il mondo di valorizzare la propria produzione in una modalità facilmente fruibile e condivisibile. Grazie all’archivio ogni collezionista può confrontare l’opera in suo possesso con quanto il suo creatore ha archiviato e con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale mettere in evidenza eventuali differenze dovute a danni, usura o contraffazione; allo stesso tempo l’artista ha a disposizione un pubblico sistema che raccoglie la sua produzione originale e impedisce il diffondersi di falsi e imitazioni.
La creazione di un Archivio Digitale pubblico rappresenta per l’artista un’eccezionale riferimento per tutti i possessori delle sue opere, una dimostrazione di totale trasparenza e l’equivalente di una mostra permanente. L’archivio digitale permette di avere a disposizione la documentazione e le immagini delle opere dotate di certificato digitale, creato direttamente dall’artista sfruttando la tecnologia blockchain che permette di archiviare le informazioni in modo tale da non poter essere più modificate, ma allo stesso tempo condivise e aggiornate
Stefano Vablais, Founder di ArtID