Il MACRO, Museo di arte contemporanea di Roma, presenta la mostra Museo per l’Immaginazione Preventiva — EDITORIALE, dal 17 luglio al 27 settembre 2020. L’esposizione, curata dal direttore artistico Luca Lo Pinto, si propone come punto di partenza del programma triennale del museo romano.
Come un editoriale anticipa e introduce i contenuti di una rivista o di una collana, così il MACRO inaugura il suo nuovo corso con una mostra dal carattere programmatico. Museo per l’Immaginazione Preventiva — EDITORIALE è infatti, per manifesta intenzione, un’esposizione che porta con sé, presentandola, la visione che guiderà il programma espositivo dei prossimi tre anni del museo.
Per questo tutti i 10.000 metri quadrati del museo (i cui lavori di rinnovo si sono prolungati a causa dell’emergenza sanitaria) vengono toccati dalle 55 opere che compongono la mostra, come a rappresentare un’attivazione completa dello spazio e delle sue componenti. Museo per l’Immaginazione Preventiva — EDITORIALE diventa dunque un’occasione per riscoprire ogni angolo del luogo che la ospita, ma non solo: la mostra intende esplorare l’intero spettro immaginativo che il MACRO metterà in campo. Una mostra lunga tre anni, che come un magazine che evolve in modo organico modificandosi ciclicamente.
Così autori tra loro apparentemente lontani per generazione, provenienza e linguaggi, interrogano lo status dell’opera d’arte e la sua capacità di raccontare e far risuonare la complessità del presente. Ecco i nomi degli artisti invitati: Xavier Aballí, Andreas Angelidakis, Archivio Storico Birra Peroni, Archivio Marcello Salustri, Pierre Bismuth, Henry Bond, Corita Kent, Gino De Dominicis, Trisha Donnelly, Melvin Edwards, Morgan Fisher, Philipp Fleischmann, Liam Gillick/Henry Bond, Marcia Hafif, i ready made appartengono a tutti®, Ann Veronica Janssens, Lory D, Marcello Maloberti, Cecilia Mangini, Franco Mazzucchelli, Luigi Nono, Gastone Novelli, Joanna Piotrowska, Emilio Prini, Puppies Puppies, Sarah Rapson, Roberto Rossellini, Seth Siegelaub, Giovanna Silva, Lewis Stein, Nora Turato, Ufficio per la Immaginazione Preventiva, Vipra, Luca Vitone, Nicole Wermers, Eduardo Williams & Mariano Blatt.
Un punto di partenza, il numero zero di un progetto che si addentra nel “panorama stratificato e diacronico dell’architettura del museo, dei suoi depositi, della sua memoria, così come della città che lo ospita“. E al contempo rivela “immaginari evocando riflessioni su temi urgenti della contemporaneità e ribadisce l’attualità del loro pensiero, anche nel caso di personalità del passato, a volte dimenticate“.