Oltre alla mostra in corso a Ferrara, è in arrivo un’altra esposizione dedicata a Banksy a Sansepolcro con in un insolito dialogo con l’arte di Piero della Francesca
Parallelamente a quella di Ferrara, un’altra mostra (seppur più piccola) dedicata a Banksy inaugura nel nostro paese, mentre l‘esposizione prevista al Chiostro del Bramante a Roma è stata rimandata a settembre a causa dell’emergenza Covid-19.
L’arte è sempre stata contemporanea
Come nella mostra di Ferrara, anche quella che aprirà ai visitatori il 20 giugno 2020 dialogherà con il passato, nell’intento di dimostrare come l’arte sia sempre stata contemporanea. Non solo per una elementare constatazione temporale ma per la capacità di certi artisti di innovare nel proprio tempo, tanto da risultare immortali.
L’arte di Raffaello era contemporanea – la mostra di Roma era stata ideata anche stimolando questo inedito confronto con l’affresco “Sibille e Angeli” della Chiesa di Santa Maria della Pace, visibile dal primo piano del Chiostro – così come per Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 12 settembre 1416/1417 – 12 ottobre 1492), uno dei grandi protagonisti del Rinascimento italiano.
L’inedito dialogo con Piero della Francesca
La mostra intitolata “AFFRESCHI URBANI. PIERO incontra un artista chiamato BANKSY” inaugurerà infatti la riapertura del Museo civico di Sansepolcro (Arezzo) dopo la chiusura a causa dell’emergenza sanitaria.
Il museo conserva opere di grande valore di Piero della Francesca, in particolare, La Resurrezione, simbolo della città, affrescato intorno al 1460 nella Sala dei Conservatori del Palazzo della Residenza. Un capolavoro che lo scrittore inglese Aldous Huxley definì “la più bella pittura del mondo”.
In esposizione una selezione di oltre venti serigrafie, da Girl with Balloon a Virgin Mary. Banksy è l’artista sconosciuto più conosciuto al mondo (passateci il paradosso), soprattutto per i suoi murales nelle periferie di tante città del mondo.
Le serigrafie di Banksy
Pochi però sanno che le serigrafie sono una parte essenziale della sua produzione artistica, un’evidente evoluzione dei multipli di Andy Warhol, anche se con un’impalcatura concettuale diversa dal padre della Pop Art. La protesta di Banksy, infatti, inizia proprio contro la pubblicità martellante dei cartelloni delle città, che impone bisogni e desideri a una platea che li subisce quotidianamente in silenzio. Banksy irrompe improvvisamente sulla scena artistica contrapponendo a questo silenzio i suoi messaggi visuali, proprio su quegli stessi muri.
Le serigrafie spesso riprendono i soggetti dei murales, mentre in altri casi rappresentano lavori autonomi. Sono considerate autentiche – firmate o meno dall’artista – sono quelle autenticate dalla Pest Control, un ufficio creato dallo stesso Banksy per autenticare o meno le sue opere.
Rimandi di Banksy all’iconografia rinascimentale
Tra quelle espose in mostra, una risulterà particolarmente significativa in questo dialogo tra l’arte del Rinascimento e quella urbana di Banksy. Ci riferiamo a “Virgin Mary” (conosciuta anche come Toxic Mary), una serigrafia del 2003 dove Banksy riprende l’iconografia rinascimentale per denunciare quella che probabilmente ritiene l’ipocrisia della religione nella storia e nella vita reale della corona inglese. In realtà, in molte altre opere Banksy ha usato questi rimandi a soggetti rinascimentali, in una sorta di cortocircuito della storia dove il potere del momento cambia pelle ma non il controllo sulle persone.
Una piccola mostra dove c’è da vedere ma anche da leggere: ogni opera sarà corredata da schede che le contestualizzano, permettendo al visitatore di coglierne di inserirle in un più complesso quadro semantico.
I commenti
Sempre riguardo questo inedito dialogo tra lo street artist di Bristol e Piero della Francesca, come scrivono nel catalogo i curatori Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, gli stessi della mostra “Un artista chiamato Banksy” di Ferrara:
“L’immagine ieratica del Cristo emana un solido sentimento civico, ricreando il peso iconico della guida per un futuro morale. Il Cristo di Piero è un leader di spirito e azione che indica percorsi e stigmatizza errori, offrendo alla città un modello inclusivo e partecipativo, basato su alchimie di pietas e pathos. Quel Cristo che tiene il vessillo in mano, maestoso con la sua postura atletica, osserva il nostro presente con le armi etiche dei temi universali, gli stessi temi che tornano, con le dovute differenze, nel complesso immaginario di Banksy. Educazione dei giovani, lotta ai soprusi e al potere ingerente, messa in guardia sul controllo sociale, amore per la natura, tolleranza e integrazione come prima pagina dell’agenda umana: le ossessioni morali di Banksy somigliano alle visioni ideali di Piero della Francesca, al suo sogno di una polis che comunichi valori elevati attraverso muri narrativi e metafore ad alto impatto figurativo.”
Per Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi – che cura l’organizzazione della mostra:
“Siamo veramente orgogliosi di avviare con questa mostra una collaborazione con la città di Sansepolcro. Produciamo una “scintilla” culturale ed emotiva fra le più importanti opere iconiche di Banksy e i capolavori di Piero della Francesca. Per MetaMorfosi valorizzare i territori e le loro vocazioni è una scelta strategica, tanto più dopo la pandemia”.
Una precisazione
Ovviamente si tratta di una rassegna della quale l’artista è stato informato ma nella quale non ha in alcun modo partecipato. È noto che Banksy non autorizzi le mostre che lo riguardano, tranne in rarissime occasioni (tra l’altro passate). A tal riguardo l’organizzazione della mostra ha precisato:
“Questa mostra è esito di un progetto scientifico, analitico e critico indipendente. L’artista conosciuto come Banksy non è coinvolto nel progetto espositivo, pur essendone stato informato“.
Informazioni
AFFRESCHI URBANI – PIERO incontra un artista chiamato BANKSY
Sansepolcro – Museo Civico
20 giugno 2020 – 10 gennaio 2021
Orari:
Venerdì, sabato e domenica
10-13,30 e 14,30-19
Biglietti
Intero € 10,00
Ridotto € 8,50 per gruppi di almeno 10 persone, giovani tra 19 e 25 anni, apposite
convenzioni in atto con il Museo, residenti del Comune di Sansepolcro
Ridotto speciale € 4,00 per ragazzi tra 11 e 18 anni
Integrato € 15 mostra + Museo
Ridotto mostra + Museo € 13,00
Ridotto speciale mostra + Museo € 6,5
Gratuito per minori di 10 anni, disabili e relativi accompagnatori, giornalisti accreditati, un
accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico,
tesserati ICOM, guide turistiche (muniti di tesserino di abilitazione professionale), militari,
scuole di Sansepolcro
INFORMAZIONI
mail: mostrasansepolcro@gmail.com
Telefono: 0575 7322180