Roma. Un triceratopo e un rinoceronte a grandezza naturale in vetroresina sulla soglia del St Regis, a due passi dalla stazione Termini e dall’estasi mistica della Santa Teresa di Bernini. Accoglienza bestiale per l’approdo capitolino di Galleria Continua dall’epicentro pulsante San Gimignano, firmata dal duo cinese Sun Yuan & Peng Yu. Un dittico totemico, all’ingresso della nuova sede della trentennale (quest’anno) istituzione italiana, una doppia presenza da osservare con rispetto consapevoli o meno delle facili ma fallacie corrispondenze fisiche evolutive. Preambolo a quello che aspetta varcata la soglia fluttuante nell’aria della hall: un surreale concerto scultoreo straniante che si propaga tra pavimenti e arredamenti mischiandosi con gli ospiti dell’hotel, in una onirica dimensione post mortem. Viaggi, connessioni, dialoghi (o presunti tali, vedi i blocchi di pietra che fossilizzano i cervelli delle sculture umane nella lobby). Contaminazioni e relazioni, con il pubblico sul marciapiede, la strada, con i clienti dello storica struttura romana, ma anche con le scuole della città tramite workshop, con artisti internazionali attraverso residenze, con la cittadinanza in toto con talk e laboratori ad hoc.
Non mancano “situazioni” più tradizionali, lo spazio della galleria in cui turnano come consuetudine esposizioni temporanee. Archiviate le speculazioni organico vegetali custodite sotto vetro (e acriliche) dell’artista cubano Josè Yaque nella personale Maturation, ha appena inaugurato (il 10 luglio) la mostra di Serse Qui tutto è aperto. Fogli d’acqua. Sulle pareti che guardano Piazza della Repubblica scorrono Riflessi di mare stesi sulla carta e veli d’acqua sciolti dalla grafite. L’apertura di una nuova sede per Continua, come in questo caso, non è mai un affare banale e scontato. Come sempre, dal luogo alla fruizione degli spazi, c’è da entrare nel nuovo mondo, sede, messo in piedi dai tre fondatori, e comprenderne peculiarità e obiettivi. Proprio i tre soci, Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, ci raccontano la loro ennesima (dal 1990) avventura, visionaria come tradizione comanda. Partendo da Roma, direzione (per ora congelata) San Paolo in Brasile, e ritorno in Patria, con a breve il lancio di una nuova piattaforma digitale che ha raccolto la crema delle realtà espositive (ma non solo) italiane per “fare sistema”, presentando il meglio che la penisola (non solo dal punto di vista artistico) possa offrire, per concludere con mostre e progetti in arrivo la prossima stagione, da settembre.
Partiamo da Roma. Che tipo di realtà è e vuole essere la sede romana, quale connessione con il luogo eletto (l’hotel St Regis), quale il cortocircuito che si è voluto instaurare tra pubblico, clienti, artisti, andando oltre i canonici spazi e gli strumenti di fruizione di una classica galleria di contemporaneo.
Galleria Continua Roma si presenta come uno spazio che ospita non solo talk ma anche incontri, percorsi educativi e didattici sia con workshop e laboratori rivolti ai bambini ospiti dell’hotel, sia con visite guidate per le scuole. L’obiettivo della Galleria è stimolare la nascita di un luogo che ospiti artisti internazionali creando una connessione tra le opere, lo spazio e gli ospiti che soggiornano in albergo.
Galleria Continua a Roma si presenta come un “posto magico” che affaccia su un giardino interno all’hotel, Lumen Garden, dove ogni mercoledì verranno presentate delle proiezioni di video arte per coinvolgere gli ospiti durante il momento dell’aperitivo, come un vero e proprio salotto letterario all’interno dell’Hotel.
Uno degli obiettivi principali della sede inaugurata lo scorso 23 gennaio è educare, a 360 gradi. Coinvolgere i bambini, le scuole, attraverso percorsi didattici, workshop…
La galleria propone un programma variegato che ospita non solo mostre ma anche discussioni, incontri, visite guidate e workshop per i bambini. Abbiamo deciso di portare avanti dei laboratori d’arte a cadenza settimanale dove a turno verranno coinvolti i bambini ospiti dell’hotel e le scuole pubbliche e private presenti nella città di Roma. La Galleria diventa, quindi, un cuore pulsante che stimola la fantasia dei più piccoli, avvicinandoli all’arte contemporanea.
Le attività si articolano con un primo momento di osservazione ravvicinata dell’opera d’arte, dove lo staff di Galleria Continua illustrerà ai bambini l’artista presente in mostra, successivamente verrà chiesto ai piccoli visitatori di rielaborare le suggestioni estetiche ricevute mettendo in gioco le proprie capacità creative. La partecipazione ai KIDS DAY è gratuita sia per le scuole che per gli ospiti dell’albergo previo prenotazione presso la Galleria Continua di Roma.
Altro punto connotativo dello spazio romano è (per ora diciamo “sarà”, covid permettendo) l’attuazione di residenze d’artista rivolte a giovani talenti provenienti da contesti emergenti. Come si organizzeranno, la frequenza, e come si struttureranno (selezione, modalità, mostre)?
“All roads lead to Rome” è un programma di residenze d’artista nato con l’apertura del nuovo spazio romano. Il progetto, che speriamo possa essere attivo già nell’autunno 2020, condizioni sanitarie permettendo, nasce da una già avviata collaborazione tra Galleria Continua e The St.Regis Rome.
Galleria Continua e The St. Regis Rome attiveranno un’open call per la selezione di giovani artisti under 30 proveniente da paesi emergenti, che avranno a disposizione uno studio a Roma dove poter alloggiare e lavorare per due mesi. Le opere realizzate durante il soggiorno saranno poi presentate al pubblico negli spazi della galleria per il periodo di una settimana. L’idea del progetto nasce per promuovere e sostenere la produzione di giovani artisti provenienti da paesi emergenti, favorendo uno scambio duraturo tra questi e le molteplici realtà culturali della Capitale.
Dopo il St Regis di Roma avete già in mente (o perlomeno un barlume di idea) un luogo per una prossima sede, uno spazio in un posto che vi assilla? Scegliere uno spazio più convenzionale, per esempio a Milano, potrebbe essere un’idea? Novità invece da San Paolo in Brasile, quando e come aprirà?
Non abbiamo mai pensato: apriremo uno spazio a Pechino, apriremo uno spazio in Francia piuttosto che a Cuba o a Roma. E’ successo sempre grazie ad un concatenarsi di situazioni, di persone, di luoghi che ci hanno incantato e ai quali abbiamo voluto dare una seconda vita. Siamo approdati a Pechino attraverso Chen Zhen. In Francia perché cercavamo un magazzino in centro Europa che ci permettesse, ad un costo ragionevole, di immagazzinare le opere e di movimentarle a costi più bassi.
Quando abbiamo visto Les Moulins – un’affascinate archeologia industriale immersa nella natura- abbiamo subito pensato come sarebbe stato bello realizzare delle mostre in quegli spazi così inusuali e eccezionalmente ampi, muovere le persone fuori dalla grande ville, farle incontrare. Convogliare il mondo dell’arte in contesti decentrati e impensabili è una caratteristica che sicuramente ci contraddistingue.
La prossima apertura doveva essere in Brasile, all’interno dell’Estádio do Pacaembu. Avevamo programmato l’inaugurazione di Galleria Continua São Paulo per fine agosto. L’intento era quello di creare un ponte che mettesse in collegamento esperienze diverse: l’arte, che è vita, e la vita che da sempre anima questo luogo, creando occasioni di incontro e di scambio, per un arricchimento culturale reciproco. Un modello assolutamente nuovo che ponesse al centro l’importanza delle diversità culturali. Ma il Brasile è una delle nazioni più duramente colpite dalla pandemia, l’intero complesso sportivo è adibito ad ospedale e, in questo momento, il nostro unico pensiero è che il paese riesca al più presto a superare questa drammatica emergenza sanitaria.
Piattaforma Italia. Come e quando sarà fruibile il tutto? Come si svilupperà, la rete che si vuole creare, il fine del progetto…
L’arte è legata al turismo, settori che la crisi ha azzerato. Un progetto inizialmente pensato insieme Pepi Marchetti Franchi (direttore di Gagosian) per la città di Roma, dopo gli eventi Covid, ha preso forma e consistenza diversa. Abbiamo sentito forte l’esigenza di condivisione, di fare sistema e così con Pepi abbiamo pensato di creare una rete di gallerie per mostrare il dna italiano, il suo patrimonio artistico e il suo way of living.
La nostra esperienza decennale di “Arte all’Arte” sui territori e nelle piazze per creare opere e mettere in network esperienze e stile di vita italiano ci è servita per ideare, insieme ad altri illustri colleghi, una piattaforma dell’Italia del buon vivere nella bellezza. Con Alfonso Artiaco (Napoli), Massimo De Carlo (Milano), Gagosian (Roma), Kaufmann Repetto (Milano), Massimo Minini (Brescia), Franco Noero (Torino), Carlo Orsi (Milano), Galleria dello Scudo (Verona) abbiamo formato un tavolo di lavoro e abbiamo invitato a prendere parte al progetto una cinquantina tra le migliori gallerie dislocate su tutto il territorio italiano.
Abbiamo chiamato questa piattaforma “ITALICS. Art & Landscape”; sarà attiva a fine agosto. Italics – che significa letteralmente corsivi ma che al contempo ricorda foneticamente il nostro paese – si articolerà attorno a un nucleo centrale di contenuti originali che presenteranno l’Italia attraverso lo sguardo dei suoi galleristi. Ci sarà poi una sezione dedicata alla mappatura delle realtà partner, oltre che, ovviamente, le gallerie stesse che avranno inedite pagine di approfondimento.
Oltre alla piattaforma web (un sito molto semplice con un flusso di contenuti che verrà georeferenziato in un archivio in perenne costruzione navigabile per categorie, autori e luoghi) pubblicheremo una newsletter con ulteriori contenuti ad hoc; saremo su Instagram con la pagina @Italics.art. Ciascuna galleria avrà una pagina dedicata dove verrà approfondita la figura dei galleristi. Di piattaforme che promuovono e offrono informazioni – o direttamente l’acquisto – di opere d’arte ce ne sono già tante, la nostra piattaforma parlerà di chi di quelle opere e di quegli artisti si occupa mettendo al centro i rapporti e gli scambi umani così imprescindibili nel modo in cui noi italiani intendiamo il lavoro nell’arte. ITALICS si rivolge a un target molto preciso, quello dei collezionisti e appassionati d’arte. Queste persone, che condividono molte passioni con noi galleristi, sono anche loro dei conoscitori, e in molto casi veri estimatori del nostro paese, in cui hanno viaggiato spesso, per lavoro e per piacere, e speriamo possano tornare a farlo presto. Questo mix di pubblico e di autori così particolare regalerà una fotografia del Made in Italy ancora del tutto inedita e di altissima qualità.
Previsioni e visioni. Strumenti messi in campo dalla Galleria sia per sopperire alla fruizione fisica e progetti (fisici) in arrivo a settembre? Quale la funzione dell’arte per aiutare ad affrontare momenti di “crisi” come questo?
Per tener vivo il rapporto con i collezionisti e con tutto il nostro pubblico in questi mesi abbiamo potenziato l’attività sui social ed abbiamo inaugurato un ricco palinsesto di eventi online che comunichiamo con newsletter periodiche. Sicuramente continueremo a lavorare per implementare la nostra attività sul digitale ma senza rinunciare a coltivare un rapporto diretto con tutto il nostro pubblico. Il 12 e il 13 settembre inaugureremo la prima edizione di “Una boccata d’arte” un progetto d’arte contemporanea, diffuso e corale, realizzato da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua: venti borghi sparsi in tutta Italia saranno animati da venti installazioni temporanee site-specific realizzate, per la maggior parte in esterni, da artisti italiani emergenti e affermati.
Il 26 settembre, in occasione dei trenta anni di Galleria Continua e Associazione Arte Continua, invece inaugureremo a San Gimignano 3 mostre personali: Daniel Buren, Michelangelo Pistoletto e JR, inoltre organizzeremo un piccolo tour di “Arte all’Arte”.
Per i mesi a venire di progetti ne abbiamo molti ma dovremo vedere come si evolverà la situazione, in Italia e nel mondo. Quello che ci auguriamo è che, come è avvenuto più volte nel passato, uno sconvolgimento catastrofico possa generare nell’essere umano un forte impulso di reazione che gli permetterà di ricostruire una nuova società e un nuovo benessere. Dipenderà dunque da noi dalla nostra voglia di ripartire e di ripensarci come collettività e come singoli, la possibilità di ricreare un benessere generale e duraturo.