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Galleria Continua. Le mostre in programma nei primi mesi del 2023 a Parigi

Nikhil Chopra, Fire, 2023, Exhibition view, Galleria Continua Paris Photo by: Allison Borgo, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Nikhil Chopra, Fire, 2023, Exhibition view, Galleria Continua Paris Photo by: Allison Borgo, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA
Galleria Continua, 2021 A bras ouverts, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Thomas Lannes
Galleria Continua, 2021 A bras ouverts, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Thomas Lannes
Di nuovo qui a celebrare l’ascesa di Parigi, la città forse destinata a sottrarre a Londra lo scettro di capitale europea dell’arte. Se ieri parlavamo dell’apertura di Mendes Wood DM, oggi presentiamo il programma di un’altra galleria arrivata in città da pochi mesi: CONTINUA. Ovvero uno dei player più importanti del sistema, con spazi in tutto il mondo, ma il cuore italiano. La programmazione dei primi mesi del 2023 è però del tutto internazionale.
Nikhil Chopra
4 febbraio-2 aprile 2023
Nikhil Chopra, Fire, 2023, Exhibition view, Galleria Continua Paris Photo by: Allison Borgo, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA
Nikhil Chopra, Fire, 2023, Exhibition view, Galleria Continua Paris
Photo by: Allison Borgo, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA

La prima mostra personale di Nikhil Chopra nello spazio parigino della galleria, con opere prodotte esclusivamente durante la sua residenza a Montmartre, cade dieci anni dopo l’iconica performance dell’artista a San Gimignano nel 2012, che aveva dato il via alla collaborazione tra l’artista e CONTINUA.

Nel frattempo Nikhil Chopra è diventato una figura internazionale dell’arte contemporanea e uno dei maggiori artisti della dinamica scena culturale del sud-est asiatico. Per l’occasione presenta una serie di opere create durante una residenza artistica immersiva di sei mesi in uno studio di Montmartre, diventato un deposito di esperienze e ricordi raccolti poi attraverso la relazione con il pubblico.

La mostra segna anche un cambiamento nel suo lavoro, solitamente concentrato sul tempo e il territorio, in un’interpretazione del paesaggio molto esistenziale. Per la prima volta tale dimensione si accentua grazie all’inserimento della figura umana, che fa capolino nelle opere di Chopra diventano quasi, essa stessa, un paesaggio.

Moataz Nasr
4 febbraio-2 aprile 2023
Moataz Nasr, Retour d’Égypte, 2023, Exhibition view, Galleria Continua Paris Photo by: Allison Borgo, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA
Moataz Nasr, Retour d’Égypte, 2023, Exhibition view, Galleria Continua Paris
Photo by: Allison Borgo, Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA

Anche Moataz Nasr è alla prima esposizione da CONTINUA a Parigi. L’artista egiziano è recentemente salito alla ribalta con una serie di collettive in Francia: nel 2021 al Museo Regionale di Arte Contemporanea dell’Occitania/Pyrénées-Méditerranée, nel 2019 al Giardino delle Tuileries durante FIAC Hors les Murs, così come nel 2018 al Palais de la Porte Dorée – Museo Nazionale di Storia dell’Immigrazione a Parigi.

Le opere presentate in Retour d’Égypte ripercorrono gli ultimi quindici anni della produzione dell’artista, navigando tra le questioni politiche, sociali e identitarie che attraversano il Nord del continente africano e il Medio Oriente, nonché i molteplici scambi e influenze culturali con l’Occidente.

Manuela Sedmach
4 febbraio-2 aprile 2023
Manuela Sedmach, Abitare, 2012. Acrylic on canvas. (c) Ela Bialkowska. Courtesy : the artist and GALLERIA CONTINUA
Manuela Sedmach, Abitare, 2012. Acrylic on canvas. (c) Ela Bialkowska. Courtesy : the artist and GALLERIA CONTINUA

Una prima volta a Parigi anche per Manuela Sedmach, che presenta la personale Nunca pare de ver. In una serie di opere su tela o tavola ispirate alla natura, l’artista ci spinge a guardare, vedere, sondare le sue opere, ognuna con i propri occhi e con tutto il proprio essere.

Nata a Trieste (Italia) nel 1953, Manuela Sedmach vive e lavora a Braga (Portogallo). Inizia il suo percorso artistico negli anni ’70, realizzando una serie di opere su tele grandi, dense, materiche, raffiguranti vulcani, anfiteatri e laghi. Nei primi anni ’90 l’artista riduce drasticamente la sua gamma cromatica a tre colori: nero, bianco e terra di Siena. Questo le ha permesso di esplorarne in profondità le sfumature, i loro effetti sfumati e vibranti, che infondono una costante permeabilità e mutevolezza. La gamma dei grigi è chiarificata e variata all’infinito.

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