Il British Museum ha acquisito 103 disegni di Hokusai riemersi recentemente

di Redazione

Katsushika Hokusai, ‘Cats and hibiscus’ 1829. © The Trustees of the British Museum

Katsushika Hokusai, 1829. ‘Fumei Chōja and the nine-tailed spirit fox’ Fumei Chōja appears as a character in kabuki and bunraku plays which also feature the shape-shifting nine-tailed fox and its adventures in India, China and Japan © The Trustees of the British Museum

Il British Museum di Londra, che ha riaperto al pubblico lo scorso 27 agosto, ha annunciato di aver acquisito 103 disegni recentemente riscoperti del pittore e incisore giapponese Hokusai

Era dal 1948 che non si vedevano in pubblico. L’anno scorso a Parigi sono riemerse per la prima volta presso la casa d’aste Piasa. Furono realizzate nel 1829 per un libro inedito intitolato Great Picture Book of Everything.

Originariamente erano stati acquistati dal collezionista francese e gioielliere Art Nouveau Henri Vever (1854-1842) prima di essere messi all’asta nel 1948.

Katsushika Hokusai, 1829. © The Trustees of the British Museum

Il British Museum, che ha acquistato le opere con una sovvenzione del National Art Fund nel Regno Unito, non ha ancora esposto i disegni ma possono essere visualizzati sul sito web dell’istituzione.

Il museo intende mostrare i disegni, che raffigurano scene dettagliate di storia, mitologia, letteratura, religione e mondo naturale, in una prossima mostra gratuita. L’acquisizione porta il numero totale di opere di Hokusai a oltre 1.000.

Katsushika Hokusai, ‘Cats and hibiscus’ 1829. © The Trustees of the British Museum

Katsushika Hokusai, 1829. ‘India, China, Korea’ In six of the group of 103 drawings, the small horizontal page has been divided vertically into three. Within each division are drawn typical inhabitants of lands in East Asia, SE Asia, Central Asia, and beyond. Some figures are mythological. Shown here are representatives of India (right), China (centre) and Korea (left). © The Trustees of the British Museum

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L’opera di Hokusai più famosa al British Museum è una buona prima stampa della “The Great Wave”, acquisita nel 2008. E’ stata il fulcro della grande mostra Hokusai: oltre la Grande Onda nel 2017 che è stata vista da 150.000 visitatori.