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Sotto il segno del viola. L’esposizione di Paolo Gonzato a Milano

Officine Saffi presenta Pastiche, la prima personale di Paolo Gonzato (Busto Arsizio, 1975), nei suoi spazi di Milano. La mostra riunisce un corpus di opere inedite, realizzate dall’artista per l’occasione. Dal 17 ottobre 2020 al 4 dicembre 2020.

Le origini di Pastiche risalgono al 1700. Ovvero l’epoca in cui Giambattista Piranesi (1720-1778) ha dato prova del suo genio artistico, capace di districarsi senza difficoltà tra Barocco e Neoclassicismo. Forse perché oltre a essere un artista la sua ampia visione del mondo l’ha portato ad essere anche architetto, archeologo, antiquario, documentarista, designer, mercante, impresario e falsario. Grazie a questo ampio spettro di discipline la sua opera è riuscita a influenzare il gusto delle generazioni successive. Fino ad arrivare anche a Paolo Gonzato.

Per Pastiche l’artista ha realizzato così nuove opere, frammenti decorativi e architettonici d’incerta datazione, interi manufatti in ceramica ricchi di sedimenti come se fossero appena usciti da scavi archeologici di una civiltà antica o addirittura presagi di un mondo distopico e post apocalittico. Con Pastiche difatti si intende proprio un insieme di frammenti ricostruiti in maniera verosimile con aggiunte di elementi coevi.

A questo tributo – piuttosto concettuale, se vogliamo – si aggiunge anche un approfondimento di Gonzato sul medium della ceramica. Il medium, maneggiabile ma fragile, ben si presta all’agire per stratificazioni dell’artista. Il gusto brutalista getta un’ombra di irrazionale su un processo che invece risulta controllato dalla sua pratica precisa. Poco è lasciato al caso, nemmeno il colore.

Il viola per me è un colore feticcio che incamera varie informazioni simboliche e significanti che rievocano contemporaneamente atmosfere, credenze e riti.

 

Paolo Gonzato

Il colore viola sarà l’elemento uniformante della mostra, il quale lega un grande wall painting con inserti aggettanti e i lavori ceramici della nuova ricerca. Composto da blu e rosso, questo si associa spontaneamente all’introspezione psicologica e alla spiritualità. Ci induce al raccoglimento mentale e fisico propedeutico a uno slancio creativo. Lo stesso artista ci parla degli esiti a tal proposito:

Ammucchiati su un banco da lavoro verniciato del medesimo colore del loro smalto i molteplici vasi diventano un monocromo, una collezione omogenea, come un display museale organizzato in maniera analitica per tipologia di design.

 

Paolo Gonzato

Informazioni

Apertura al pubblico: 17 ottobre 2020 – 4 dicembre 2020

Orari: LUN/VEN: 10.00 – 13.00, 14.00 – 18.30

Prenotare la visita: info@officinesaffi.com

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