Al Pincio appare improvvisamente un mezzobusto in marmo che si confonde tra quelli dei personaggi che hanno dato prestigio al nostro paese. Un tributo ai “soldati anti-Covid” che – con le poche “armi ” a disposizione – ci difendono da un nemico invisibile
Soldati anti-covid
“Soldati anti-covid. Tributo agli eroi della pandemia, il mezzobusto in marmo apparso ‘misteriosamente’ nel parco di Villa Borghese, che rappresenta una figura che fino a qualche mese fa ci sarebbe sembrata appartenere ad un universo fantascientifico, ma che ora ci risulta tristemente familiare: un volto coperto da occhiali protettivi, mascherina e tuta anti contaminazione.3d”.
Il mezzobusto è stato posto di fronte la Fontana dell’Orologio al Pincio, a segnare metaforicamente lo scorrere del tempo. Mentre il bianco del marmo esalta l’effetto claustrofobico delle protezioni che ogni giorno il personale che lotta contro il virus in prima linea deve affrontare:
“Palesa la situazione di tensione che vivono tutti i giorni gli operatori sanitari in prima linea, deumanizzati dai dispositivi di protezione, come i soldati della prima guerra mondiale in trincea. In prima linea a fronteggiare un nemico invisibile”.
Il misterioso scultore
L’autore è Ciapaipabae (in dialetto veneto “Prendere per i fondelli”) un misterioso scultore di cui non si conoscono le generalità. E che il grande pubblico ha conosciuto attraverso i social quando una sua scultura rappresentante un fallo con tanto di mascherina apparve lo scorso maggio in una Venezia quasi deserta. Subito rimossa dalle forze dell’ordine, non era tanto una provocazione quanto una riflessione su quella sorta di “castrazione” forzata dell’energia vitale causata dal lockdown. E anche un buon auspicio come vuole una certa tradizione classica ripresa poi da numerosi territori del nostro paese.
Tornando al mezzobusto del Pincio, Ciapaipabae ha postato sul suo profilo instagram una foto dove accanto all’opera figura anche un cagnolino in carne e ossa: “i migliori amici dell’uomo“, scrive nella didascalia.