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Dalla modernità di Picasso alle polaroid di Araki. In arrivo l’asta di Wannenes

In arrivo la prossima asta di Arte Moderna e Contemporanea di Wannenes che si terrà da remoto il 24 novembre 2020

Tra i protagonisti del catalogo una versione anni Sessanta delle Muse inquietanti di Giorgio de Chirico (con una stima di 350.000 – 450.000), uno dei quadri più iconici della metafisica, molto ricercato dal collezionismo internazionale, e capace, quando appare sul mercato, di raggiungere risultati di valore assoluto. L’artista replica questo tema a lui caro in svariati esemplari perché meglio di altri è capace di evocare quella magia silenziosa legata al sogno e al ricordo che attraverso un linguaggio di stratificazioni simboliche si pone entro ed oltre la visione reale.

Giorgio de Chirico

Nell’asta verrà esitata una tecnica mista del 1972 di Pablo Picasso (Malaga 1881 – Mougins 1973), che ha come peculiarità di essere stata voracemente lavorata in entrambi i lati, essendo di fatto due opere distinte, dove l’artista si arrovella per cogliere il segno che lo renderà per sempre l’immortale gigante della modernità (lotto 157, stima 90.000 – 110.000 euro).

Pablo Picasso

Tra i maestri italiano della prima parte del XX secolo vi è il ferrarese Filippo De Pisis (Ferrara 1896 – Milano 1956), con un olio su cartoncino applicato su tela del 1929 che rappresenta “Il cervo” (lotto 145, stima 8.000 – 12.000 euro), un’intesa versione della fine degli anni ’20 inizi degli anni ’30 de “La Vergine” di Adolfo Wildt (Milano 1868 – 1931), dimostra che la scultura anche nel secolo della modernità può essere ancora un linguaggio capace di rendere tangibili le emozioni profonde dell’uomo. Compiuta nel 1924, la “Vergine” fu presentata nel 1925 alla Terza Biennale di Roma e qualche mese dopo all’Esposizione Internazionale d’Arti Decorative di Parigi dove, per la grazia del soggetto, inusitata per Wildt, l’opera ebbe grande fortuna di pubblico e di critica (lotto 148, stima 10.000 – 15.000 euro).

Adolfo Wildt

L’equilibrio e la grazia che uniscono segno e colore sono le caratteristiche della ricerca di Carla Accardi (Trapani 1924 – Roma 2014), come dimostra un vinilico su tela grezza “Parentesi” del 1982 (lotto 155, stima 18.000 – 22.000 euro), mentre il caos tellurico della grafica scura di Emilio Vedova (Venezia 1919 – 2006) lo possiamo cogliere in tutta la sua potenza con “Emerging”, una tecnica mista su carta, dove l’artista veneziano come un medium fa vibrare i segni profondi dell’anima (lotto 156, stima 8.000 – 12.000 euro).

Carla Accardi

Delicato e inusuale nel soggetto una tela del 1950 di Anton Zoran Music (Boccavizza 1909 – Venezia 2005) raffigurante “Cavalli che passano” (lotto 146, stima 15.000 – 25.000 euro), monumentale ed inquietante la colonna in copia unica in fiberglass bianco di Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna 1926) del 1985 (lotto 163, stima 12.000 – 18.000 euro), mentre emozionante è la materia di Leoncillo Leonardi (Spoleto 1915 – Roma 1968) che diviene, nelle sue sensibili mani un elemento vitale che vive in simbiosi con la forma e il colore nella terracotta smaltata in policromia (Senza titolo) del 1952-1953 (stima 18.000 – 22.000 euro).

Arnaldo Pomodoro

Drammaticamente sole le figure che abitano la “Composizione” del 1954 di Mario Sironi (Sassari 1885 – Milano 1961), (lotto 35, stima 1.800 – 2.200), mentre trasognata la figura che emerge da un lieve sfondo di Sandro Chia (Firenze 1946) (lotto 97, stima 2.000 – 3.000 euro).

Bellezza e morte sono protagoniste nelle due splendide fotografie del 1995 di Richard Avedon (New York 1923 – San Antonio 2004), intitolate “Mr. & Mrs. Comfort” (lotto 169, stima 8.000 – 12.000 euro), che introducono una breve ma significativa selezione fotografica che presenta una tenera immagine di giovane fanciulla di William von Gloden (Wismar 1856 – Taormina 1931) del 1900 circa (lotto 117, stima 1.000 – 1.500 euro), due scatti in bianco e nero di James Casebere (Lansing 1953), il primo, del 1990, intitolato “Beachfront longshot” (3/10), e il secondo, del 1995, che ritrae dei “Tunnels” (4/5) (lotti 121-122, entrambi stimati 2.800 – 3.200 euro). Infine, due polaroid incentrato sul tema dei “Flower” del giapponese Nobuyoshi Araki (Tokyo 1940), stimate ognuna 300 – 500 euro (lotti 123-124).

Richard Avedon
Nobuyoshi Araki

Guido Vitali e Pier Matteo Carnaroli, responsabili del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea, sottolineano:

L’eterogeneità dell’offerta del catalogo che spazia dall’arte della prima parte del XX secolo – quella che dalle avanguardie storiche arriva i movimenti artistici tra le due guerre – all’arte del Dopoguerra fino alle infinite espressioni della contemporaneità, che da modo a varie generazioni collezionistiche di trovare l’opera d’arte a loro più affine”.

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