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Un dipinto ritrovato di Gustave Courbet è in asta da Sotheby’s

Gustave Courbet Baigneuses dans la forêt, 1962. SOTHEBY'S
Gustave Courbet Baigneuses dans la forêt, 1962. Sotheby’s

Un dipinto di Gustave Courbet, confiscato per ben due volte al suo proprietario originale nel corso del ‘900, tornerà presto in asta da Sotheby’s.

É il risultato di un accordo tra gli eredi del Barone Ferenc Hatvany, legittimo proprietario, e il suo possessore più recente. L’opera di Gustave Courbet, Baigneuses dans la forêt, sarà presentata durante l’Asta di Arte Moderna e Impressionista di Sotheby’s che si terrà il 12 maggio a New York. La stima lo prevede venduto a un prezzo compreso tra $180,000–$250,000.

Baigneuses dans la forêt (1862) ritrae due bagnanti nude immerse in una rigogliosa foresta verdeggiante. Non lo si vede in asta dal 1908, occasione in cui il proprietario originale ha acquistato il dipinto.

Il Barone Ferenc Hatvany è stato un importante collezionista attivo tra il XIX e XX secolo. Figlio del nobile e industriale Sándor Hatvany-Deutsch, ha fatto fortuna grazie all’attività bancaria e la produzione di zucchero. La sua collezione era arrivata a vantare quasi 800 opere, tra cui lavori di El Greco, Manet e Picasso. Tra queste spiccava inoltre una raffinata selezione di opere di Courbet, tra cui due dipinti ora esposti al Musée d’Orsay di Parigi e uno appartenente al Museum of Fine Arts in Budapest.

Durante i tumulti della rivoluzione ungherese (1918) Hatvany è diventato un obiettivo della polizia sovietica. É proprio da loro che il Courbet in questione fu requisito la prima volta, nel 1919, prima che gli fosse restituito intorno al 1923. A distanza di due decenni, nel 1944, Hatvany è costretto a fuggire da Budapest in seguito all’insorgere del regime nazista. Prima di lasciare l’Ungheria, Hatvany riesce a mettere in sicurezza 350 opere distribuendole in tre caveau di tre differenti banche. Tutto inutile.

Nel febbraio 1945 l’esercito russo invade militarmente l’Ungheria e riesce a rubare i dipinti di Hatvany custoditi nel caveau della Commercial Bank of Pest. Dal 1945 al 2021 del quadro non si sa più nulla. L’ultima notizia accertata è quella che lo vede tra le mani dell’attuale proprietario.

Hatvany, sopravvissuto alla persecuzione nazista, morì in Svizzera nel 1958. Tre dei suoi discendenti, tra cui uno dei figli, hanno iniziato un lungo e impervio percorso di recupero delle opere depredate. Qualche successo, però, l’hanno ottenuto. Nel 2014, per esempio, la Tate di Londra ha restituito loro il dipinto Beaching a Boat, Brighton di John Constable.

Ma non è l’unica opera della collezione Hatvany passata tra le mani di grandi istituzioni. Tuttora il Pushkin State Museum of Fine Arts di Mosca possiede Portrait of a Venetian Nobleman (ca. 1563–65) di Jacopo Tintoretto e Portrait of Madam Gambey (ca. 1869–70) di Camille Corot, così come alcune opere di Degas e Manet. Sono tantissime, inoltre, le opere di cui è sconosciuta la posizione.

Per Baigneuses dans la forêt è stata fondamentale l’intermediazione di Sotheby’s, che si è prodigata per ritrovare l’opera. Le ricerche hanno condotto la casa d’aste in Australia, dove risiede l’attuale proprietario dell’opera. La sua identità rimane riservata, ma la notizia della ricomparsa del Courbet ha già fatto il giro del mondo.

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