«Mai come nelle Combustioni si constata la riduzione fenomenologica con cui Burri esperisce il prelievo dal mondo esterno: la sua epochè figurativa. Isola, cioè, nello sfumato delle fumigazioni, negli aloni dolenti delle bruciature, nei contorcimenti, nelle spaccature, nei sobbollimenti, le trasparenze improvvise, il prezioso tono di tannino, gli sfumati degni della calcedonia, della tartaruga, dell’ambra. E di tutto ciò si serve con una precisione, una misura, come se, invece della fiamma ossidrica, si servisse di colori lungamente impastati sulla tavolozza. Maneggia la fiamma come un pennello infernale»
Cesare Brandi
(Burri, Editalia, Roma, 1963)