Il 2 febbraio Pandolfini esita a Firenze un unico catalogo di circa 70 opere di dipinti antichi e del XIX secolo, un interessante percorso attraverso cinque secoli di storia della pittura
Dopo la “scorpacciata” di Old Master a New York con l’ormai leggendaria aggiudicazione a 92 milioni per un dipinto di Botticelli, i riflettori vengono puntati anche sul Bel Paese, con l’asta di dipinti antichi e del XIX secolo a Firenze, da Pandolfini.
Dipinti Antichi
La sezione dedicata ai Dipinti Antichi che introduce il catalogo prevede una selezione di opere dal Cinquecento al Neoclassicismo. Il Rinascimento fiorentino è protagonista con una tavola uscita dalla bottega di Filippino Lippi, una delicata MADONNA COL BAMBINO E UN DONATORE su sfondo di paesaggio, l’opera, che è offerta con la stima di 80.000/120.000 euro, ha il certificato di libera circolazione (lotto 26), mentre sono richiesti 60.000/80.000 euro per una inedita SCENA CAMPESTRE firmata da Leandro Bassano e certamente eseguita su invenzione del padre Jacopo (lotto 10). Restiamo in area veneziana con l’INGRESSO DI ALESSANDRO IN BABILONIA, un olio su tela di Giovan Battista Pittoni in catalogo con la stima di 50.000/70.000 euro (lotto 35).
Il Seicento fiorentino è rappresentato con un sensuale SACRIFICIO DI ISACCO, capolavoro di Felice Ficherelli, olio su tela di grandi dimensioni stimato 70.000/90.000 euro, che esce per la prima volta da una casa di Firenze ma già noto agli studi sul pittore (lotto 22). Il Seicento fiorentino torna con la CONVERSIONE DELLA MADDALENA, inedita prova del Volterrano, ovvero Baldassarre Franceschini, in asta a 25.000/35.000 euro (lotto 17).
Si segnala poi un bel gruppo di nature morte, tra cui la sontuosa COMPOSIZIONE DI FRUTTA E FIORI ALL’APERTO di David de Conink, pittore fiammingo attivo a Roma alla metà del Seicento; l’opera realizzata ad olio su tela ha una valutazione di 30.000/50.000 euro (lotto 19). Non mancano ritratti di varie epoche, da una tavola di Santi di Tito raffigurante un GENTILUOMO DI CASA PASSERINI COL FIGLIO BAMBINO (lotto 9) a un affascinante GENTILUOMO IN ARMATURA del Mulinaretto, il primo un olio su tavola valutato 30.000-50.000 euro, il secondo un ovale a olio su tela originale in catalogo a 7.000/10.000 euro (lotto 27).
Dipinti e Sculture del XIX secolo
La seconda parte del catalogo è costituita da circa venti opere del dipartimento di Dipinti e Sculture del XIX secolo. Tra queste spicca una tela di Francesco Hayez, tra i maggiori esponenti del Romanticismo italiano, raffigurante un’ODALISCA; l’opera ad olio su tela, il cui soggetto costituì il filone principale del suo repertorio orientalista, ha una stima di 12.000/15.000 euro (lotto 52).
Una figura femminile è anche il soggetto di un inedito dipinto di Vittorio Matteo Corcos, RITRATTO DI GENTILDONNA CON CARROZZINA, un olio su tela che raffigura una giovane, dietro la quale s’intravvede una carrozzina, che passeggia lungo una strada cui fa da sfondo la città di Firenze. Per l’opera, dipinta durante il suo soggiorno fiorentino al rientro da Parigi, la richiesta di 15.000/20.000 euro (lotto 66).
AMORE ACCECA è invece il titolo di una scultura in marmo di Donato Barcaglia, che vede un cupido svolazzante tenere chiusigli occhi di una fanciulla con le sue manine paffute; opera incantevole e tenerissima a un tempo è offerta a 45.000/55.000 euro (lotto 53).
Rimanda all’estate la tersa e soleggiata VEDUTA DI PALERMO di Francesco Lojacono, artista siciliano la cui capacità di infondere luminosità ai propri dipinti gli valse in vita il soprannome di “ladro del sole”. La tela dipinta ad olio, che ha una valutazione di 25.000/35.000 euro, è accompagnata in catalogo da un piccolo nucleo di interessanti opere di altri pittori siciliani (lotto 59).
Per il Novecento si segnalano infine due dipinti di Armando Spadini e due splendide nature morte di Oscar Ghiglia.