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L’utilità dell’inutile e la logica del nonsenso nelle performance di Silvano Repetto, a Lugano

Silvano Repetto, Performance inutile n. 6820, Bere tutto il lago di Lugano con una cannuccia nera © 2020 Silvano Repetto

Il MASI di Lugano dedica la prima esposizione interamente digitale a Silvano Repetto, videoartista, pittore, fotografo, performer e produttore ticinese, che celebra l’importanza delle cose inutili, ma di cui abbiamo bisogno. La mostra sarà fruibile fino al 28 febbraio.

In occasione dell’esposizione digitale al MASI, il Museo d’arte della Svizzera italiana, Silvano Repetto ha documentato le sue Performance inutili registrandole per la prima volta in brevi video. Finora catturate solamente in scatti fotografici, poi sviluppati in una serie di cartoline, l’artista ha ora elaborato una versione filmata di dieci Performance inutili inedite (alle quali accedere tramite il sito del museo), registrate in due video. Ad essi si affiancano dei testi informativi in versione scaricabile. Inoltre, durante il periodo di “apertura virtuale” della mostra, sui canali social del museo saranno pubblicati vari approfondimenti su Silvano Repetto e sarà ospitato un dialogo online tra l’artista e il critico d’arte Guglielmo Gigliotti.

All’efficienza, alla produttività e all’ottimizzazione del tempo, Silvano Repetto risponde con azioni inutili, di cui non resta traccia né storia, se non nei suoi racconti o negli autoscatti e nelle auto-registrazioni. Inutilità che si fa sinonimo di impossibilità, poiché la non riuscita è ciò che, secondo l’artista, legittima la performance e ne garantisce il successo. Con umorismo e senza la volontà di fornire interpretazioni intellettuali o simboliche, offre visioni giocose nate da ispirazioni repentine che capovolgono la logica e l’ovvietà delle cose, ricordandoci che non tutto deve avere necessariamente una motivazione razionale e sottolineandoci anzi l’importanza dell’illogicità del gesto. Ognuna delle sue performance è numerata casualmente, senza seguire un ordine, mentre i titoli sono descrizioni precise che informano sul luogo e sull’obiettivo della missione, suscitando così l’aspetto tragicomico delle situazioni: come cercare di alzare l’automobile con il Cric a un metro di distanza o tagliare un enorme campo d’erba con il tagliaunghie o ancora bere tutto il lago di Lugano con una cannuccia nera.

Silvano Repetto, classe 1968, nato a Mendrisio, vive e lavora a Lugano. Formatosi tra Lugano e Firenze, è videoartista, pittore, fotografo, performer. Dal 1993 è attivo anche come regista e produttore, dopo aver fondato l’IFDUIF Video Festival, acronimo di Il Figlio Di Ubaldo Il Falegname e omonimo della casa di produzione di cui è titolare, IFDUIF Film. È dunque un artista dalle molte identità, al quale si addice davvero il termine di “non-classificabile”, che si sottrae non solo alle categorie, ma anche ai sistemi del mercato e dell’industria culturale.

Silvano Repetto, Performance inutile n. 4400, Tentare di diventare un fossile in un minuto © 2020 Silvano Repetto

Informazioni

I contenuti della mostra saranno fruibili sul sito del museo www.masilugano.ch e sui canali social Facebook e Instagram.

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