Tra i massimi compositori del periodo romantico, da molti definito un “poeta del pianoforte”, Chopin trascorse i suoi primi vent’anni di vita a Varsavia. Un invito al viaggio nel documentario di Arte in italiano.
“L’anima di Chopin inonda Varsavia. Scorre tra i grattacielo, simbolo di modernità. Sul palazzo della cultura e della scienza voluto da Stalin. Nel centro storico, distrutto in guerra e poi meravigliosamente ricostruito”. Nato a qualche decina di chilometri da Varsavia, nel 1810, l’artista trascorse nella capitale polacca i suoi primi vent’anni di vita. In seguito alla repressione russa della Rivolta di Novembre (1830) si trasferì a Parigi nel contesto della cosiddetta Grande Emigrazione Polacca.
Nonostante il suo destino si legò indissolubilmente alla ville lumière (dove morì nel 1849), tanto da francesizzare il suo nome in Frédéric François Chopin, il cuore del compositore rimase per sempre a Varsavia, che continuò a ispirare la sua musica anche a centinaia di chilometri di distanza.