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Linea, forma, colore. Il mondo poetico di Daniele Lievi in mostra a Brescia

Daniele Lievi

Il Museo di Santa Giulia di Brescia ospita fino al 14 marzo la mostra DANIELE LIEVI. Carte segrete. Un omaggio allo scenografo, grafico e pittore a trent’anni dalla sua scomparsa, nel 1990. Esposti sessantadue disegni originali che si svelano allo spettatore come il diario personale di Lievi. Parte del suo corposo archivio, permettono di scoprire un lato inedito dell’artista gardesano, accompagnati dalla voce del fratello Cesare.

Nonostante la giovane età, Daniele Lievi (1954-1990) si era guadagnato fama internazionale di straordinario scenografo, avendo sviluppato, insieme al fratello Cesare, autore e regista, un percorso innovativo di successo che dall’originale esperimento del Teatro dell’Acqua nella natia Gargnano li portò sulle scene dei maggiori teatri italiani ed europei. Per ricordarlo nei trent’anni della sua scomparsa, la mostra, nelle Sale dell’Affresco del Museo di Santa Giulia di Brescia, raccoglie il lavoro di anni di attività in gran parte inedita e sconosciuta: sessantadue lavori tratti da un corpus assai voluminoso (le Carte segrete) costruito negli anni in un atteggiamento contraddittorio nei confronti della sua attività teatrale, di dialogo fitto ma anche di profondo distacco, di sforzo ostinato ad andare oltre le leggi del palcoscenico a favore di una espressione più libera, profonda e segreta.

Lo svelamento delle sue opere rivela la fantasia immaginifica di Daniele Lievi, insieme al suo talento di artista, coltivato e declinato in un continuo, serrato confronto tra linea, forma e colore. Egli abbraccia lo spazio del foglio bianco e ne tasta le infinite possibilità, ne fa emergere forme, volumi e cose. Le sue carte cantano e fanno sorgere mondi: i suoi, quelli segreti. La mostra si presenta come un viaggio nel segno della poesia visiva di Lievi, incentrata sui suoi disegni conservati come un diario personale, cui si dedicò alla ricerca di un campo di sperimentazione libera oltre i confini del teatro: uno spazio inedito di auto espressione con infinite possibilità.

I disegni e i dipinti esposti – che consentono di allargare l’orizzonte della conoscenza della sua produzione, oltre gli studi e i bozzetti per le scenografie -, trovano felice contrappunto nei testi scritti del fratello, Cesare Lievi, raccolti nel catalogo di mostra (edito da Morcelliana). La lettura interpretativa che ne dà, si offre come guida speciale alla comprensione dell’opera figurativa di Daniele Lievi, dimostrando la fecondità di un dialogo ininterrotto tra i due fratelli.

La mostra è visitabile anche in compagnia della voce di Cesare Lievi, fratello dell’artista, che accompagna in una passeggiata audio drammatizzata il ricordo del fratello e il commento delle opere tutto frutto del felice sodalizio artistico, oltre che familiare, che consentirà ai visitatori di immergersi nella vicenda artistica dai tratti di pregnante novità.

Daniele Lievi

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