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Arte per combattere l’ansia: “Ladybug” di Joan Mitchell

Joan Mitchell, Ladybug, 1957, MoMA

Strati luminosi di colore ispirati alla natura. Se l’arte fa bene in generale, Ladybug, opera del 1957 firmata Joan Mitchell, ha un effetto terapeutico su Christine Brown, lobby manager del MoMA. Il racconto nel video del museo newyorkese.

“Questo dipinto mi fa sentire come se potessi semplicemente respirare, ad ogni pennellata. Quando mi fermo qui di fronte è come se uscisse dalla parete per stringermi. Mi fa stare meglio”. Così dice Christine Brown dell’opera di Joan Mitchell.

Quest’ultima (Chicago, 1925 – Parigi, 1992) è stata una pittrice americana, esponente prima dell’espressionismo astratto, poi dell’action painting. Ha raggiunto la fama per il suo stile caratterizzato dai ritmi compositivi, dalle forme a blocchi, dalla colorazione lirica e audace e dalle ampie pennellate gestuali dei suoi dipinti grandi, ispirandosi al paesaggio, alla natura e alla poesia, per comunicare emozioni e sentimenti senza creare un’immagine riconoscibile.

Joan Mitchell, Ladybug, 1957, MoMA

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