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Lotta tra finito e infinito. La personale di Marco Sorgato allo Scalo Lambrate

© Marco Sorgato
© Marco Sorgato

Una serie di opere che indagano il rapporto Uomo-Natura in questo particolare momento storico. Inaugura giovedì 20 maggio, allo Scalo Lambrate, la prima personale di Marco Sorgato a cura di Nicolas Ballario.

Organizzata dall’Associazione Formidabile, curata da Nicolas Ballario con la direzione artistica di Umberto Cofini, Disintegration-IO è la seconda mostra ospitata negli spazi di Scalo Lambrate, progetto di rigenerazione urbana nel quartiere est di Milano.

La mostra è composta da una cinquantina di opere che si compongono di tre serie: De-Composizioni, Diario della Sopraffazione, Dead Chips. Al centro di tutte c’è una profonda ricerca antropologica che riflette sul tentativo di sopraffazione da parte dell’uomo nei confronti della natura.
 La scrittura è il medium prescelto da Marco Sorgato per operare questa sopraffazione in piccola scala. Le piante, simbolo della Natura, sono invece l’apparente “parte lesa”. L’artista agisce su di esse scrivendo con una bomboletta spray, con un gesto veloce e invasivo che simboleggia la brutalità del gesto dell’uomo contemporaneo.

© Marco Sorgato

Secondo Sorgato la natura è un sistema complesso da cui l’uomo non può sentirsi estraneo e la sua reazione non può che annullare l’intervento umano facendolo rientrare nei suoi cicli vitali. Per questo la scritta sulla pianta è destinata a scomparire: la chioma, crescendo, modifica il messaggio, poi lo distorce fino a renderlo irriconoscibile. Con il ricambio di foglie, infine, perde gli ultimi segni dell’intervento umano. Da una foglia persa nasce un germoglio e l’intervento dell’uomo viene quindi dimenticato e decomposto. Questo difficile tempo di Pandemia, ha portato Marco Sorgato a una riflessione profonda. Più l’uomo toglie alla natura, più toglie a sé stesso perché è parte in un equilibrio che non si può ignorare. L’uomo è fatto da una rete di infinite relazioni di cui può percepire solo la proiezione semplicistica dei suoi sensi. Si tratta di una lotta tra Finito contro Infinito impregnata di contraddittorietà.

© Marco Sorgato

Informazioni 

20 maggio – 13 giugno

Scalo Lambrate, Milano

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