All’interno delle mura medievali di Cittadella (Padova), il Museo del Duomo riapre i battenti, in veste totalmente rinnovata e in nuovi spazi, a partire dal 22 maggio.
Il Museo del Duomo di Cittadella sorge contiguo al Duomo e congloba anche quanto rimane della precedente chiesa medioevale, con i suoi preziosi affreschi. Voluto dalla Parrocchia del Duomo, viene inaugurato dopo un lungo percorso e vari stralci di lavori. L’allestimento è stato affidato allo studio dell’architetto Gianni Toffanello che, in accordo con l’Ufficio diocesano per i Beni culturali e il Museo diocesano di Padova, ha selezionato alcune tra le opere raccolte lungo i decenni precedenti, inserendole in un percorso di arte, storia e teologia. La scelta dei curatori è stata precisa: privilegiare la qualità sulla quantità, per offrire pitture e sculture – ma anche esempi di arti applicate – che risultino effettivamente “eccezionali” per livello o per significato.
In primis la grandiosa Cena in Emmaus, capolavoro datato 1537 di Jacopo da Ponte detto Bassano e, poco discosta una Flagellazione (fine XVI secolo) di particolare intensità già attribuita a Palma il Giovane ma più verosimilmente riconducibile ad Andrea Vicentino. Ma basterebbe la grande tempera su tavola raffigurante il Compianto sul Cristo morto, capolavoro della pittura veneta di metà Quattrocento, attributo da Federico Zeri ad Andrea da Murano, per giustificare una visita al nuovo Museo del Duomo.
Proviene dall’antica chiesa abbaziale il Sant’Antonio Abate (XV secolo) in pietra di Vicenza con tracce dell’antica originale policromia. È un’opera di solida potenza espressiva, che richiama i secoli in cui sorse Cittadella, città murata medievale tra le più belle al mondo, che aveva ed ha la chiesa al centro dell’elisse delle sue alte mura (oggi percorribili lungo i quasi due chilometri del Camminamento di Ronda). L’attuale chiesa è di epoca neoclassica, ma quella primitiva non è scomparsa e conserva architetture e soprattutto preziosissimi affreschi di età medievale: una duecentesca Madonna con il Bambino e Santa Margherita, una Crocifissione trecentesca di sapore giottesco, i monumentali Sansone e Golia e quel che rimane di un ciclo affrescato da Jacopo Bassano tra il 1537 e il 1539. Testimonianze d’arte e di storia che fanno parte del percorso museale proposto al visitatore negli attigui spazi aperti al culto.
Nelle sale del Museo, tra gli altri “pezzi” di grande rilievo, spiccano le sculture lignee, tutte di epoca tardo medievale o rinascimentale: il busto policromo di una Vergine Annunciata, il mistico Crocifissoprocessionale quattrocentesco, sempre in legno intagliato e policromo, il San Rocco e il San Sebastiano cinquecenteschi. Tra gli esemplari di arti applicate si trovano il rarissimo Parato in terzo, impreziosito da ricami di raffinata fattura (sec. XVI); il reliquiario quattrocentesco opera di Bartolomeo da Bologna; lo Stendardo processionale dedicato a san Girolamo; il maestoso Apparato per le Quarant’ore, in legno intagliato e dorato, che domina una delle sale del nuovo Museo.
Informazioni
dal 22 maggio 2021
Museo del Duomo, Cittadella (Padova)
Orari
Sabato: 17.00 – 19.00 (orario estivo)
Domenica e Festivi: 10.00 – 12.00 / 17.00 – 19.00 (orario estivo)
Su prenotazione: sempre, per gruppi di almeno 10 persone
Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio
Ingresso
intero: 5 euro
ridotto: 3 euro