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Bolle di sapone . Cristina Lefter in mostra a Milano

C. Lefter, La schiuma del tempo, smalto su tela, 120X100, 2021 C. Lefter, La schiuma del tempo, smalto su tela, 120X100, 2021
C. Lefter, La schiuma del tempo, smalto su tela, 120X100, 2021
C. Lefter, La schiuma del tempo, smalto su tela, 120X100, 2021

Lo Spazio Kryptos in Porta Venezia a Milano ospita la personale della pittrice, Floating Sex Bubbles dal 21 giugno al 17 luglio.

Chi da bambino non ha amato giocare con le bolle di sapone? Le sfere d’acqua perfette diventano i soggetti prediletti dei dipinti di Cristina Lefter, così come la natura, fonte di ispirazione fin dall’inizio della sua carriera e i temi dell’ecologia e dell’ecosostenibilità, sempre più centrali nella sua poetica.

Lo Spazio Kryptos in Porta Venezia a Milano ospita la personale della pittrice, Floating Sex Bubbles, a cura di scrive, dal 21 giugno al 17 luglio. La mostra è patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia, dal Consolato Generale di Romania e dal Centro culturale italo-romeno di Milano.

La Lefter, padroneggiando meravigliosamente la tecnica del dripping, in maniera molto personale, raggiunge risultati lirici e figurativi e controllando sapientemente la resa degli smalti e dei colori acrilici, raffigura boschi e sottoboschi, alberi, paesaggi innevati, fiori e ninfee, fino alle ultime prove dedicate alla salvaguardia dell’ambiente.

C. Lefter, Mom, can I too, 100X150, smalto su tela, 2018
C. Lefter, Mom, can I too, 100X150, smalto su tela, 2018

Ora la sua attenzione si concentra sulle api, ormai in via di estinzione nel nostro Paese e nel mondo a causa dell’inquinamento. Questi insetti sono fondamentali, come tutti sappiamo, per l’impollinazione e quindi per lo sviluppo e la crescita dei fiori e il rigenerarsi della vita. L’immagine delle bolle di sapone è legata alle api dal punto di vista scientifico: uno studio giapponese, di Eijiro Miyako e Xi Yang, pubblicato sulla rivista Americana iScience, spiega come i droni, per sopperire alla mancanza dei preziosi insetti, possano lanciare sopra gli alberi da frutto bolle contenenti granuli di polline, che viene così trasportato e diffuso con successo.

La bolla di sapone, inoltre, è un elemento poetico, di grande suggestione, associato non solo alla leggerezza e al mondo dell’infanzia e del gioco, ma anche alla meraviglia dei riflessi, tanto evidenziati nei dipinti della pittrice. La sua nuova serie di opere nasce proprio dalla visione della giovane figlia Letizia Irina che rincorre felice una bolla. La forma sferica suggerisce l’idea della perfezione.

Per la sua personale l’artista crea un’installazione interattiva, che prevede quindi la partecipazione del pubblico e la proiezione su vaporose tende di tulle di centinaia e centinaia di bolle di sapone, ad opera dei fotografi Stefano Sgarella e Veronica Gariboldi, per un viaggio originale ed emozionale nella pittura di Cristina e nella sensibilizzazione del pubblico alla tutela ambientale.

C. Lefter, Il sussuro del silenzio, 80X80, smalto su tela, 2019
C. Lefter, Il sussuro del silenzio, 80X80, smalto su tela, 2019

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