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Femminismo in spazio domestico. Monica Bonvicini torna in mostra a Milano

Monica Bonvicini, Portrait. ph. Ahu Dural, 2020
Monica Bonvicini, Portrait. ph. Ahu Dural, 2020
Monica Bonvicini torna a Milano con una nuova mostra negli spazi della Galleria Raffaella Cortese. Dal 30 marzo al 6 agosto 2021.

É il terzo appuntamento che lo spazio dedica all’artista, sempre più conosciuta ed apprezzata, anche grazie all’esposizione che le OGR di Torino le hanno dedicato nel 2019.

Bonvicini, per l’occasione, non abbandona il tema della vita domestica – e del malessere che ne consegue – ma lo inserisce in un contesto più ampio, il quale parte da una premessa femminista. Premessa che si declina in varie forme e soluzioni.

A partire dal titolo, Pleasant, che prende spunto da una serie di nuovi lavori, specchi dipinti con frasi e citazioni di donne scrittrici, tra le quali Amelia Rosselli, Lydia Davis, Diana Williams e Natalia Diaz. Queste parole, elementi ricorrenti nell’opera di Monica Bonvicini, non vogliono essere in alcuna maniera premurose o confortanti, quanto piuttosto l’esatto opposto. Le opere e le citazioni riflettono sugli spazi domestici mentre si specchiano a vicenda, in un sovrapporsi di voci che trasforma lo spazio della galleria in una serie di puzzle.

Monica BonviciniOrdine feroce, 2022Pittura su specchio150 × 100 cmCourtesyoftheArtistandGalleriaRaffaellaCortese,Milano©Monica Bonvicini and VG Bild-KunstPhoto: Jens Ziehe
Monica BonviciniOrdine feroce, 2022Pittura su specchio150 × 100 cm. Courtesy of the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano © Monica Bonvicini and VG Bild-Kunst. Photo: Jens Ziehe

Alcuni dei lavori sono stati realizzati dipingendo direttamente sul vetro, altri sono stati mantenuti al loro stato naturale per conservare il riflesso all’interno delle lettere. Questi, composti talvolta di tre sole parole, sono in grado di descrivere un intero ambiente e al contempo di innescare un’osservazione della situazione: che spazi sono questi, a chi appartengono queste voci?

L’indagine sul linguaggio, lo spazio e la poesia riempiono le opere di sensazioni di grandiosità, di solitudine, di brama e humor. Raramente, però, i lavori si avvicino ad essere piacevoli (pleasant). La scelta dei colori per le opere deriva dal ritratto fotografico di Virginia Woolf eseguito da Gisele Freund nel 1939. Nell’immagine la possiamo vedere la scrittrice seduta su una sedia con un libro in grembo e una sigaretta in mano. I suoi vestiti sono scelti con cura per accordarsi agli interni e sullo sfondo si possono notare un murale e delle stoffe di Bell & Grant.

Monica BonviciniWhy Pleasant, 2022Pittura su specchio150 × 100 cmCourtesyoftheArtistandGalleriaRaffaellaCortese,Milano©Monica Bonvicini and VG Bild-KunstPhoto: Jens Ziehe
Monica BonviciniWhy Pleasant, 2022Pittura su specchio150 × 100 cm. Courtesy of the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano © Monica Bonvicini and VG Bild-Kunst. Photo: Jens Ziehe
Monica Bonvicinigrande, 2022Pittura su specchio150 × 100 cmCourtesyoftheArtistandGalleriaRaffaellaCortese,Milano©Monica Bonvicini and VG Bild-KunstPhoto: Jens Ziehe
Monica Bonvicinigrande, 2022Pittura su specchio150 × 100 cm. Courtesy of the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano © Monica Bonvicini and VG Bild-Kunst. Photo: Jens Ziehe

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