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Eva Jospin per Max Mara. Ecco l’opera site specific per il flagship store di Milano

Eva Jospin: rendering del progetto "Microclima" per il flagship store Max Mara di Milano, 2019-2020 © Eva Jospin
Eva Jospin: rendering del progetto “Microclima” per il flagship store Max Mara di Milano, 2019-2020 © Eva Jospin

Max Mara sceglie l’artista francese Eva Jospin per la realizzazione di un’ opera site specific permanente presso il flagship store di Milano, in Corso Vittorio Emanuele. Il concorso era stato indetto nel 2019 e l’opera vedrà la sua realizzazione nel 2022.

La proposta vincente e di grande impatto di Eva Jospin, dal titolo Microclima, consiste in una  serra in vetro e metallo, un’architettura che racchiude un mondo intimo e allo stesso tempo in relazione con l’esterno. Ispirato ai giardini d’inverno di fine Ottocento -periodo in cui si affermava lo stile Liberty che dà il nome alla piazza- questo padiglione ospiterà la messa in scena di un paesaggio in carta e cartone, un rilievo raffigurante elementi vegetali esotici, enigmatiche rocce verticali e un sostrato minerale.

Queste forme organiche evocheranno la natura anziché ospitarne un campione, come abitualmente accade nelle serre: non ci saranno vere piante, ma sculture fatte di cellulosa, la materia che da esse deriva. L’installazione sarà arricchita da una dimensione olfattiva sviluppata specificamente dall’artista in collaborazione con un profumiere, per restituire la sensazione immersiva di una serra tropicale.

L’obiettivo, da cui ha preso avvio il concorso due anni fa, è quello di valorizzare e mettere in relazione lo spazio interno del più grande negozio Max Mara al mondo e lo spazio aperto di Piazza del Liberty, punto nevralgico nel centro di Milano sul quale affaccia la terrazza che ospiterà l’installazione artistica, offrendo alle clienti, così come alla città e a tutte le persone che vi transitano, un affascinante incontro con l’arte.

La suggestione condivisa con gli artisti invitati a partecipare a questo ambizioso contest, organizzato in collaborazione con Collezione Maramotti, era quella di un’opera che, pur concepita per essere duratura, presentasse delle caratteristiche legate all’idea di impermanenza e che, inserita in un contesto metropolitano contemporaneo, stimolasse una riflessione su una diversa percezione -naturale, fisica, poetica- dello spazio.

La realizzazione dell’opera, previa autorizzazione del Comune di Milano, è prevista per il 2022.

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