Una riflessione storica e contemporanea sulle maestranze dell’arte, parte fondante della costruzione artistica, dall’antichità fino ai giorni nostri: Le mani dell’arte è il documentario in onda venerdì 23 luglio su Rai5, all’interno dell’ultima puntata di Art Night.
Da secoli, gli artisti si fanno aiutare, nella realizzazione delle loro idee, da artigiani altamente qualificati dei quali il grande pubblico ignora l’esistenza. Capita che pittori, scultori e performer contemporanei, celebrati dalla critica internazionale, non tocchino l’opera durante le fasi della sua lavorazione; ne delineano il concept e lasciano che siano abili artigiani ad occuparsi della realizzazione materiale. Alcuni di questi maestri di bottega, dopo anni di lavoro, diventano artisti autonomi a loro volta. Il documentario realizzato da Federico Giannini e Daniele Rocca, racconta il sottile confine tra arte ed artigianato. All’interno dei laboratori prendono corpo le opere presenti nei musei di tutto il mondo, nelle mostre, nelle collezioni private.
Gli artisti contemporanei non sono gli unici ad aver trovato un valido sostegno nei loro tanti collaboratori che operano nell’anonimato. Giotto, Verrocchio, Michelangelo, Bernini, Canova, Thorvaldsen e altri grandi artisti del passato erano circondati, nelle loro botteghe e nei loro atelier, da decine di giovani artigiani, apprendisti, ragazzi di bottega; alcuni di questi si dimostravano così abili e talentuosi da diventare artisti loro stessi. Ad esempio, Leonardo da Vinci, che cominciò la propria carriera, giovanissimo, come collaboratore del Verrocchio: il suo talento è riuscito addirittura a oscurare in qualche modo il lavoro del maestro. Ma è anche grazie al suo apprendistato che Leonardo divenne il grande artista che oggi il mondo intero conosce. Sono trascorsi secoli, ma ancora adesso l’Italia vanta una tradizione di abili e sconosciuti artigiani che prestano il loro talento e le loro mani ai grandi nomi dell’arte internazionale; alcuni di loro decidono di venire proprio in Italia per affidare idee e visioni a maestranze qualificate, custodi di antiche tecniche e tradizioni secolari. Nel corso del documentario, artisti internazionali raccontano perché hanno deciso di far realizzare le proprie opere in Italia, che cosa hanno trovato nel nostro paese, come hanno dialogato con le maestranze artigiane.
La narrazione attraversa due fra i distretti artistici più importanti del mondo, Carrara e Pietrasanta (entrambe in Toscana), dove il marmo ed il bronzo sono da secoli scolpiti e modellati da mani invisibili. Un viaggio che finisce poi nella Romagna della ceramica, altro distretto artistico di grande importanza, dove il documentario mostra in quale maniera la creta, che l’essere umano ha adoperato fin dalla preistoria per la produzione di piatti e stoviglie, riesca a trasformarsi e ad elevarsi ad opera d’arte. Infine Le mani dell’arte racconta il percorso di chi, dopo aver prestato per anni le proprie mani ad artisti internazionali affermati, ha deciso di abbandonare la vita da artigiano diventando egli stesso artista.