MiArt 2021. Dopo la nostra TOP 20 stilata nelle prime ore di apertura della fiera e le 10 chicche da non perdere, il nostro pezzo conclusivo è dedicato ai 10 stand più curati della fiera.
Galleria Raffaella Cortese
La Cortese ha portato una elegante selezione di artisti italiani: Francesco Arena (la cui mostra personale si può vedere ora negli spazi di Via Stradella 1-4-7), Monica Bonvicini, Michael Fliri, Simone Forti, Luisa Lambri, Anna Maria Maiolino, Franco Vimercati e Marcello Maloberti (artista che hanno portato anche a Italics Procida). È uno stand pulito e coerente (coerenti le opere fra di loro, coerente con la propria linea di lavoro).
Studio Gariboldi
Gariboldi presenta opere di grande formato nella sezione Established Masters: Domenico Bianchi, Chuck Close, Larry Poons, James Brown, Ray Parker e uno stupendo Salvatore Scarpitta color panna, che riprende il colore delle iconiche poltrone modello Barcellona che hanno collocato nel mezzo del booth, internazionale, ricercato, raffinato.
Dellupi Arte
Su parete blu, Dellupi ha osato con Pinot Gallizio, difficile da vedere altrove. Accompagnato da Appel, Corneille, Lindström. In una piccola zona dietro una delle pareti, Hartung e Mathieu.
Galleria Fumagalli
Annamaria Maggi ha affidato il suo stand a Lorand Hegyi (curatore internazionale e responsabile anche del ciclo di mostre per il 30esimo anniversario di Maggi come direttrice), che sorprende sempre. Accanto al maestro Nannucci e al suo neon giallo “What to say – What not to say”, un nuovo artista che non aveva mai esposto in Italia: Thorsten Brinkmann, con le sue suggestiva fotografie che richiamano ritratti rinascimentali di Velázquez, di Tiziano…è uno stand che ha un doppio valore: la fruizione immediata per i non conoscitori e i tanti livelli di lettura che possono avere le opere; immediatezza e filosofia.
Osart Gallery
Progetto espositivo “I denti del drago”. Surrealisticamente coerente, è una rilettura di una mostra della Galleria L’Uomo e L’Arte del 1972 a cura di Daniela Palazzoli: una riflessione sul libro come oggetto, come cosa, come linguaggio, come opera d’arte. Opere di Agnetti, Parmiggiani, Balestrini, Villa, Vaccari, Etlinger, Bentivoglio…in mostra anche “Le Surréalisme en 1947”, libro e scultura di Duchamp e Breton.
Galleria Rossella Colombari
Bruno Gambone, Antonio Marras. Uno dei pochi stand dedicati quasi interamente al design storico. Ceramica, mobili, design, tutto sui toni del marrone, bianco, panna, argilla. Uno degli stand più sofisticati.
Erica Ravenna
Anche nell’allestimento di questa galleria di Roma si percepisce una pianificazione curatoriale innovativa e quasi “Warburghiana”. Tutte le opere sono connesse tra di loro, hanno un senso, nessuna è appesa “giusto per”. Fra gli artisti presentati, uno trova De Chirico accanto a Schifano, Giulio Paolini, De Dominicis accostato a un Isaac Ouwater del 1778, unico Old Master della fiera…
Galleria Frittelli
L’intero stand merita di essere visitato, ma è impossibile non menzionare la stupenda selezione di piccole opere di Corrado Cagli.
Galleria Conceptual
Due pareti. Su una, una eccezionale selezione di fotografie di performance, un’idea brillante: azionismo viennese, Luigi Ontani, Paolo Gioli, Francesca Woodman, Rebecca Horn…
Nilufar Gallery
Nilufar Gallery fa dialogare in fiera due designer: Martino Camper e l’iconico Gio Ponti. In un angolo, ma non meno importante, una scultura di Consagra di un brillante e bellissimo azzurro (la galleria in occasione del Salone del Mobile aveva presentato Matacubi, una selezione di opere di Consagra a cura di Luca Massimo Barbero).
10 A.M. ART
La galleria presenta un solo show lineare, pulito, di Sandro De Alexandris, con opere su carta.
Repetto Gallery (A43)
Una selezione di sculture di Arturo Martini.
Premio Herno al migliore allestimento alla galleria Eduardo Secci (Firenze – Milano) con la personale di Titina Maselli nella sezione Decades
Eduardo Secci (Firenze – Milano) è la galleria vincitrice della sesta edizione del Premio Herno, con la personale dedicata a Titina Maselli all’interno della sezione Decades.
Il riconoscimento, del valore di 10.000 Euro è stato assegnato allo stand con il miglior progetto espositivo dalla giuria internazionale composta da Andrea Bellini (Direttore, Centre d’Art Contemporain, Ginevra), Quinn Latimer (scrittrice e poetessa, Basilea) e Andrea Lissoni (Direttore Artistico, Haus der Kunst, Monaco).
La giuria ha motivato in questo modo la scelta:
“Il corpus di lavoro di Titina Maselli merita senz’altro di essere riproposto sullo scenario internazionale, come sia la selezione sia il display sensibile da parte della galleria Eduardo Secci confermano. La giuria è rimasta colpita dalla significatività storica dell’artista ma anche dalla considerevole risonanza con le preoccupazioni presenti nelle generazioni emergenti a livello globale: un’idea specifica di tecnologia e la sua naturale incorporazione, uno sguardo testimoniale che ricorda e trasforma ricerche cinematografiche sperimentali, e, non ultima, una pratica libera da canoni ma rigorosa e abitata da una profonda attitudine interdisciplinare.”