Fascino e storia si incontrano nell’asta di Arredi, Sculture e Oggetti d’Arte che Wannenes presenta il 22 e 23 settembre. Sempre il 23 settembre la casa d’aste presenta anche l’incanto dedicato alle Porcellane e Maioliche. L’esposizione è visibile fino al 20 settembre.
Arredi, Sculture e Oggetti d’Arte
Si parte da un cofanetto in legno e pastiglia dorata prodotto da una bottega del Nord Italia attiva per lo più nell’area veneto-ferrarese, tra la fine del XV e la metà circa del XVI secolo (lotto 558, stima 4.000 – 6.000 euro). Il pezzo presenta un raro repertorio iconografico tratto dai racconti dell’Antico Testamento.
Notevole la coppia di cassettoni e comodini lombardi, risalenti al ‘700/‘800, impiallacciati e intarsiati in legni vari che nello schema formale e decorativo ricordano i modelli ideati dall’ebanista milanese Giuseppe Maggiolini (Parabiago, 1738 – 1814). Le due coppie di mobili dall’impianto rettilineo sono interamente ornati da elementi di gusto classico con vasi, candelabri, fronte e fianchi centrati da riserve circolari con figure mitologiche e allegoriche (lotto 911, stima 8.000 – 10.000 euro).
Di gusto arcadico la coppia di flambeaux in bronzo dorato francesi del XVIII-XIX secolo a tre bracci fogliati con vaso e sorretti da vestali neoclassiche poggianti su una base a tronco di colonna in marmo percorsa da festone floreale (lotto 415, stima 10.000 – 15.000 euro).
Stupefacente l’effetto decorativo di una composizione naturalistica con volatili entro paesaggio floreale e armenti realizzata ad olio su vetro da un pittore del XIX secolo (lotto 714, stima 3.000 – 4.000 euro), di un lampadario in bronzo dorato e cristallo a dodici luci su bracci in forma di cornucopia del XIX secolo con struttura e cestello (lotto 1095, stima 30.000 – 40.000 euro), e di un centrotavola in argento dorato a base cilindrica con decorazioni a fiocco, realizzato a Londra nel 1801 dal celebre orafo William Pitts in pieno gusto Giorgio III, che vede protagoniste due figure femminili che reggono una coppa traforata (lotto 412, stima 10.000 – 15.000 euro).
Porcellane e Maioliche
Tra le maioliche si segnalano una coppia di vasi monumentali in maiolica dalla forma fortemente scultorea e con decoro a paesaggi qui attribuiti ad una fornace ligure dell’inizio del diciottesimo secolo (lotto 722, stima 5.000 – 7.000 euro) ed il bacile uscito probabilmente dalle fornaci di Francesco Maria Doiz a Casteldurante intorno al primo quarto del XVIII secolo (lotto 721, stima 4.000 – 6.000 euro).
Tra le porcellane si segnala la serie di piatti a decoro Kakiemon usciti dai forni di Meissen nella prima metà del Settecento (lotti 727 -731 con una stima che varia dalle 300 alle 1.200 euro), un nucleo di biscuit di gusto classico realizzato a Doccia all’inizio dell’Ottocento raffigurante Ermes e Ganimede (lotti 733 – 734, stima per entrambe di 200 – 500 euro), e la prima parte della collezione Giorgio Gianoli di tazzine in porcellana (lotti 752 – 791).
Interessante la coppa con coperchio a decoro di animali su fondo blu: databile al 1930 circa, è un prodotto della Pittoria di Doccia sotto la direzione di Gio Ponti (lotto 828, stima 300 – 600 euro).
Si distingue poi un gruppo con amorini e delfino (lotto 417), proveniente da Meissen e databile alla metà del XVIII secolo. Elegantemente montato in bronzo dorato, la stima è di 3.000 – 5.000 euro. Molto rilevante il nucleo del noto servizio “Farnesiano”, uscito dalle fornaci della manifattura reale di Napoli tra il 1784 e il 1788, tra cui due piatti da coltello decorati con la veduta del sepolcro della Mammia e del Castello di Brindisi quotati 3.500 – 4.000 euro (lotti 1078 – 1079), e due eleganti terrine coperte valutate 3.000 – 4.000 euro (lotti 1080 – 1081) ed un cestino biansato con bordo traforato elegantemente decorato con vedute della città e del Golfo di Napoli (lotto 1084, stima 1.500 – 2.000 euro).