A un anno di distanza dal suo record in asta, Sandro Botticelli torna nuovamente all’incanto. É ancora Sotheby’s a provare il colpo: The Man of Sorrows è stimato $40 milioni e sarà esitato a gennaio 2022 nel corso della Master Week.
Occasioni come queste si contano sulle dita di una mano. Quante opere di Sandro Botticelli capita di vedere all’asta? Poche, quasi nessuna. Per questo è una rarità che un quadro dell’artista rinascimentale venga proposto all’incanto. A vantarsi di questa grande vendita è Sotheby’s, che ha annunciato la presenza di The Man of Sorrows nella Master Week in programma a gennaio 2022. La stima? $40 milioni. Eseguito nel tardo XV/primo XVI secolo, The Man of Sorrows è considerato un capolavoro di Botticelli, uno degli ultimi rimasti sul mercato.
L’opera risale all’ultima parte della carriera dell’artista. A quel tempo Botticelli risentì della fanatica influenza di Girolamo Savonarola (1452–1498), frate domenicano che regnò su Firenze come un dittatore religioso. La sua politica si distinse per la forte (e violenta) condanna nei confronti di qualsiasi condotta deviasse dalla rigida morale cristiana. Così Botticelli dovette abbandonare le raffigurazioni mitologiche care alla sua poetica – pensiamo ad esempio alla Nascita di Venere o la Primavera – in favore di un’iconografia più classica e morigerata. In particolare si indirizzò verso uno stile più in linea con il ritrovato spirito religioso, caratterizzato da un marcato simbolismo cristiano e da una spiritualità visionaria. Nonostante questo, il pittore non sacrificò la sua spinta artistica, realizzando un’opera dall’impianto moderno e con una raffigurazione di Cristo molto innovativa.
Le caratteristiche più distintive del dipinto sono la rappresentazione frontale di Cristo e l’aureola di angeli. Questi, raffigurati mentre reggono gli strumenti della Passione, sono dipinti en grisaille. Una tecnica pittorica che, attraverso varie sfumature di grigio, vuole creare un’illusione scultorea. Analizzandone i dettagli, ci si accorge di come ogni angelo, ognuno con un gesto diverso, si copre gli occhi nel tentativo di lenire il dolore che prova al contatto con la sofferenza di Cristo. Difatti egli è rappresentato nei momenti successiva la sua deposizione dalla croce: le sue mani ferite sono incrociate sul petto e sul viso porta i segni della Passione. Particolarmente penetrante lo sguardo, con gli occhi iniettati di sangue che fissano lo spettatore e si proiettano verso l’eternità.
Botticelli rende inoltre evidente la duplice natura umana e divina di Cristo. Lo fa apportando all’immagine una notevole profondità psicologica. Cristo è raffigurato a mezzo busto, con tre ferite: le due alle mani e quella sul petto. La sua Passione terrena è ulteriormente rafforzata dagli oggetti portati dagli angeli, che al tempo stesso ne certificano l’appartenenza divina. Tra gli strumenti, dipinti da Botticelli con colori naturalistici e dettagli minuziosi, troviamo: la scala che caratterizza l’Innalzamento della Croce e la Discesa; il flagello usato per colpire Cristo; la lancia con cui fu trafitto; la colonna alla quale Cristo fu legato e fustigato; le tenaglie usate per estrarre i chiodi; la spugna imbevuta di aceto e fissata a una canna che viene offerta a Cristo prima della sua morte. A coronare il disegno, in alto, l’immancabile croce.
The Man of Sorrows è stato segnalato per la prima volta nella collezione della signora Adelaide Kemble Sartoris (1814-1879), famosa cantante d’opera inglese dell’epoca. Il dipinto viene ereditato dalla pronipote di Adelaide, Lady Cunynghame, che lo vende all’asta nel 1963 per £10.000 ($28.000). Da allora è rimasto nella stessa illustre collezione privata, praticamente inedito fino al suo recente inserimento nella grande mostra monografica dedicata al maestro fiorentino allo Städel Museum di Francoforte nel 2009-2010. Ora, come detto, torna all’asta grazie a Sotheby’s.
Sotheby’s che, nel gennaio 2021, si è occupata della vendita di un altro grandi dipinto di Botticelli: Young Man Holding a Roundel, che ha realizzato $92,2 milioni. L’opera è diventata così la più cara mai venduta in asta per Botticelli. Ma non lasciamoci ingannare da queste due vendite ravvicinate. Sono in totale appena 29 i lotti passati all’asta, in tutta la storia, per quanto riguarda Sandro Botticelli. Inoltre è ancora più raro che a essere proposte siano due opere di questo livello. Al momento, infatti, la seconda opera più preziosa dell’artista è stata venduta a $10 milioni. Un salto incredibile da Young Man Holding a Roundel. Considerando dunque la stima di $40 milioni con cui si presenta The Man of Sorrows, è facile comprendere come si tratti di un evento storico e imperdibile.