Un dipinto di Sandro Botticelli sarà battuto da Sotheby’s. The Man of Sorrows è stimato $40 milioni e sarà esitato a gennaio 2022 nel corso della Master Week.
Corrispondendo all’immagine sacrificale evocata dal Profeta Isaia, è un volto segnato di ferite, dai lunghi capelli incoronati di spine e circondato da un’aureola di angelici di putti protettivi: è il Cristo di Sandro Botticelli offerto in asta dalla Sotheby’s di New York. La stima di partenza è di 40 milioni di dollari, cifra tutt’altro che ragguardevole, a confronto di certi top price di arte moderna e contemporanea. Qui si tratta invece di una reliquia museale di altissimo livello, per la quale mi sembrerebbe necessario e doveroso che l’Italia se ne facesse carico. Rappresenterebbe un prezioso investimento culturale ed economico per noi, già ricchi di opere d’Arte esposte e protette nei caveaux dei nostri Musei, e il ritorno a casa di una reliquia museale.
E dunque faccio qui un appello alla sensibilità di Dario Franceschini, il nostro Ministro per i Beni Culturali, perché siano – per esempio – gli Uffizi di Firenze una degna destinazione. Un’acquisizione così importante sarebbe inoltre un onore per il nostro Paese, come lo è stato di recente il Premio Nobel della Fisica conferito all’italiano Giorgio Parisi. Per altro Botticelli appartiene a tutti noi, cittadini anonimi che hanno il diritto di fruire di ogni frammento della nostra Memoria Storica. Affrontare un acquisto così primario è pari al costo della ricostruzione di un ponte, e di pari importanza; e mi sembrerebbe proprio opportuno che fosse lo Stato a farsene carico. Perdere questa occasione rappresenterebbe un danno nazionale irreversibile.
All’asta di New York il Cristo verrà conteso da Musei e Fondazioni d’Arte Antica americani ed inglesi, e forse da oligarchi russi o petrolieri arabi. Costoro hanno tutti i diritti di tentare un simile investimento, ma noi, se mi si permette, abbiamo qualche diritto in più. Dobbiamo quindi partecipare alla gara, e possibilmente vincerla.
Qualora l’ultimo colpo di martelletto del banditore non fosse a nostro favore, non potremo altro se non dedicare a Sandro Botticelli l’aforisma di Baudelaire: Lo studio della bellezza è un duello in cui l’artista urla prima di essere vinto.