La prima Modern Evening Auction della storia di Sotheby’s è un successo. 98% di venduto per un guadagno di $282.9 milioni. Record in asta per Enrico Donati, Frida Kahlo, Pierre Soulages e per una ceramica di Pablo Picasso.
Il record più atteso dell’autunno è arrivato puntuale nella piovosa sera del 16 novembre. A New York Sotheby’s ha venduto Diego y yo, l’ultimo autoritratto realizzato da Frida Kahlo, per $34.9 milioni. L’aggiudicazione è la più alta mai raggiunta dall’artista messicana – stracciato il precedente record di $8 milioni, Dos desnudos en el bosque (La tierra misma) da Christie’s nel 2016 – che ora è anche l’artista in assoluto più cara proveniente dal Sud America. Sfuma invece l’aggancio a Georgia O’Keeffe, che grazie a Jimson Weed/White Flower No. 1 venduta a $44 milioni rimane l’artista donna più cara mai passata all’asta.
Il passaggio in asta di un’opera di Frida Kahlo, per di più di questo valore, rimane comunque un’occasione più unica che rara. Basti pensare che negli ultimi 21 anni sono stati esitati solo 31 lavori della pittrice messicana. 75 in totale. Per non parlare del fatturato. Diego y yo ha guadagnato sostanzialmente quanto tutte le aggiudicazioni passate dell’artista messe insieme. Il precedente più illustre risale infatti al già citato Dos desnudos en el bosque (La tierra misma) (1939). A questa cifra in seguito si sono avvicinati solo Portrait of a Lady in White (c.1929), battuto da Christie’s nel 2019 per $5.8 milioni; Roots (1943), venduto da Sotheby’s per $5.6 milioni nel 2006. Per trovare la quarta opera più preziosa di Kahlo bisogna tornare addirittura a inizio millennio, quando Self-Portrait (1929) raggiunse i $5 milioni da Sotheby’s.
Del resto Diego y yo non è solo l’ultimo autoritratto realizzato da Frida Kahlo. Ma è anche quello più denso di significati. L’opera sintetizza perfettamente la complessità del rapporto lungo una vita con Diego Rivera. Amore totale e matrimonio passionale e stimolante, ma anche doloroso e tormentato. Il dipinto raffigura Kahlo visibilmente sconvolta, incapace di trattenere le lacrime. L’artista si ritrae con indosso il suo iconico huipil rosso – presente in tutti i suoi autoritratti più importanti – e una camicetta tradizionale delle donne dell’istmo di Tehuantepec (Tehuanas). I capelli, di solito raccolti in trecce, sono sciolti e sembrano quasi strangolarla. Ha le guance arrossate e uno sguardo intenso e lacrimoso. Il dolore è restituito in maniera cruda e diretta. Da dove proviene? Dalla piccola immagine di Rivera al centro della fronte di Frida. Una sorta di terzo occhio (lo stesso che presenta Rivera), come a simboleggiare l’enorme grado di pervasività con cui il compagno ha occupato la coscienza dell’artista. E, in seguito, la delusione e lo sconforto che questo legame ha portato con sé. Il dipinto fa infatti riferimento al rapporto di Rivera con la diva messicana María Félix.
Il ritratto è stato acquisito dalla Collezione Eduardo F. Costantini, rinomato collezionista con un impegno di lunga data nel sostegno all’arte e agli artisti latinoamericani, nonché fondatore di Malba, Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires.
L’aggiudicazione più pregiata della prima Modern Evening Auction della storia di Sotheby’s è Coin du Bassin Aux Nymphéas di Claude Monet, contesa da bidder asiatici e americani fino a $50.8 milioni. É lui il top lot dell’asta che inaugura il nuovo formato in cui, per la prima volta, gli artisti dell’avanguardia europea del XIX secolo sono proposti fianco a fianco con i loro eredi americani del XX secolo. In seguito, altri tre dipinti del pittore impressionista sono stati venduti per un totale di $76.2 milioni.
Cinque offerenti hanno rivaleggiato per più di 11 minuti per aggiudicarsi Peinture 195 x 130 cm, 4 août 1961 (stimato $ 8-12 milioni) di Pierre Soulages a $ 20,1 milioni – un nuovo record d’asta per l’artista (stimato $ 8-12 milioni). Sei minuti e cinque bidder per La Chouette (stimato $ 1-1,5 milioni) di Picasso, che ha raddoppiato la sua stima più alta, vendendo per $3,9 milioni – un record per una ceramica di Picasso.
Quattro offerenti si sono alternati per più di 11 minuti nelle offerte per il gigantesco Untitled di Alexander Calder prima che venisse venduto tra gli applausi a $19,7 milioni; il secondo prezzo più alto per un’opera dell’artista all’asta. Anche Mr J., un raro esempio di dipinto ad olio su larga scala dell’artista, ha raggiunto $ 1,1 milioni (stima $ 500-700.000), mentre Thirty Inches of Red ha realizzato una cifra superiore a $ 3,3 milioni (stima $ 2- 3 milioni).
Nel suo debutto all’asta, Soloppgang I Åsgårdstrand (Sunrise in Åsgårdstrand) di Edvard Munch ha superato la sua stima massima fino ai $5,3 milioni (stimato $ 2-3 milioni) a cui è stato venduto. Un apprezzamento dovuto forse alle recenti scoperte sul dipinto. Utilizzando il riflettogramma a infrarossi non invasivo, i ricercatori di Sotheby’s hanno infatti scoperto un disegno sottostante l’opera che potrebbe essere correlato all’opera più famosa di Munch, L’urlo.
Un dipinto di Richard Diebenkorn, Berkeley #6, è stato venduto per $5,1 milioni (stimato $ 3/4 milioni), Jeune fille à la corbeille de fleurs di Pierre-Auguste Renoir a $12,9 milioni (stimato $ 6-8 milioni).
L’Àngelus di Salvador Dalì – che un tempo apparteneva all’amico dell’artista e pittore surrealista Georges Hugnet – è stato venduto per $10,7 milioni (stimato $ 4-6 milioni). Segno di un’attenzione sempre sviluppata per il movimento teorizzato da Breton, altre sette opere di artisti del movimento surrealista hanno trovato acquirente, raggiungendo insieme un totale di $26,5 milioni.
Sommando il risultato della Modern Evening Auction a quello della Macklowe Collection, esitata il 15 novembre, Sotheby’s ha già raccolto $959 milioni. Con ancora 5 aste in programma nella settimana, non è impossibile che raggiunga i $1.1 miliardi raccolti da Christie’s la scorsa settimana.