Dopo l’inaugurazione del dipartimento di Arte Antica, Art-Rite ritorna al futuro con l’incanto di Arte Moderna e Contemporanea. Per la maison milanese si tratta di uno degli appuntamenti più consolidati, fissato per l’occasione il 21 dicembre: 17:30 la Day Sale, 19 la Evening Sale. Entrambe online, entrambe da non perdere.
Sfogliando il catalogo delle proposte è impossibile notare che una cosa, invece, si va invece perdendo: la figura. L’unica ancora figurativista – per niente necessaria all’arte, beninteso – l’abbiamo con uno dei lotti meglio valutati della sessione. Piazza d’Italia con Arianna è un’opera iconica di Giorgio De Chirico, un olio su tela donato direttamente dall’artista a Marisa Nasi Agnelli. L’atmosfera è pregna di metafisica, il senso di enigma e sospensione totalizzante. Non a caso è il top lot dell’asta, con una stima di 320.000-400.000 euro.
Da qui in poi, come anticipato, la figura affonda nei meandri dell’astrattismo. Poco male, quando questo è rappresentato da Carla Accardi. Prima astrattista italiana di rilievo internazionale, trova nella virgola un segno distintivo tramite cui sviluppa il suo linguaggio informale. L’opera in asta, un Senza titolo su tela del 1990, appartenuto alla collezione di Antonella Accardi, rappresenta il suo ritorno alla pittura dopo una fase di allontanamento. Anche per questo si merito la stima di 24.000-28.000 €.
Chi invece alla pratica pittorica mai ha aderito è Dadamaino. L’artista preferiva stimolare la tela con prelievi precisi, operazioni a sottrarre, dinamiche generanti fori interagenti con la superficie dell’opera. In queste sperimentazioni rientra la serie dei Volumi, rappresentata in asta da Volume 1958 (stima: 25.000-35.000 €). Larghe fenditure rivelano uno spazio oltre la tela, un’inattesa profondità che la trasforma in oggetto tridimensionale.
Evidente la familiarità con le estroflessioni di Agostino Bonalumi, che a partire dagli anni ’70 annette alle sue tele elementi aggettanti che generano rilievi che a loro volta innescano mutevoli giochi di luce e ombra. Come accade in Rosso del 1987, in asta con la stima: 40.000-60.000 €.
Segue Personnage, un pastello e tecnica mista su cartoncino i cui tratti tetri e violenti ben rappresentano i tormenti di Wilfredo Lam (stima: 20.000-40.000 €).
Si ritorna all’illusione con Negativo-positivo di Bruno Munari. Per sue stesse parole «Nei negativi-positivi si ha una composizione di forme colorate che, per la disposizione sulla superficie e per l’intensità del colore, dà questa sensazione di movimento del colore come se si avvicinasse o si allontanasse rispetto all’osservatore. Il colore quindi viene ad avere una possibilità dinamica che mai aveva avuto prima». Stima 15.000-25.000 euro.
Epilogo di questo percorso insensibile a qualsiasi forma di tradizione è César Baldaccini. Riottoso alle lezioni accademiche, l’artista accoglie nella sua arte ciò che la società rifiuta. Tema attualissimo in tempi di sostenibilità ed economia circolare. Ogni oggetto di scarto diveniva occasione per creare una scultura. Come il Senza titolo (stima: 25.000 – 35.000 €) in asta, il quale integra elementi metallici provenienti da oggetti comuni.
Più classici, invece, gli highlight della Day Sale. Una tecnica mista su carta di Emilio Scanavino (1955, stima: 5.000-7.000 €); quattro ceramiche policrome di Pablo Picasso, datate tra il 1952 e il 1963 (stima: 5.500-7.500 €, cad.); le tavole “XXXIV tavole per l’Inferno di Dante” di Robert Rauschenberg (stima: 4.000-6.000 €).