Print Friendly and PDF

In asta gli arredi del San Domenico Palace di Taormina

Nicola Vaccaro
Nicola Vaccaro (1640 -1709) 
Il trionfo di David 
Olio su tela
 60,5 × 76 cm 
Stima 4000 6000 €

A fine gennaio l’ultima vendita a lotto unico (€ 585.965) per gli arredi del San Domenico Palace di Taormina

Il San Domenico Palace Hotel di Taormina e il Danieli di Venezia sono sotto i riflettori in questi giorni per le voci sui passaggi di proprietà che possono influenzare anche le prospettive di vendita della collezione di arredi ora in asta da Bonino.

É in arrivo, infatti,  l’ultima asta a lotto unico per gli arredi del San Domenico. La seduta di vendita sarà il 31 gennaio. Grande è l’interesse degli acquirenti internazionali. (base d’asta al 50% della stima minima, € 585.965). Sarà l’ultima occasione prima della dispersione del patrimonio in 292 lotti separati.

Da una parte, una prospettiva imprenditoriale, per esempio la creazione di un nuovo polo dell’arte siciliana con proiezione internazionale, e dall’altra la nascita di un “museo a proprietà diffusa”, prospettive entrambe molto innovative e di grande interesse sul piano culturale.

Continuano inoltre le scoperte sul patrimonio: da un’opera inedita (lotto 68) del pittore del Seicento partenopeo Nicola Vaccaro (1640-1709), identificata dal Prof. Riccardo Lattuada (Università della Campania), alla rivalutazione del nucleo di scultura Tre e Quattrocentesca che potrebbe diventare oggetto di un Prin (= Progetto di rilevante interesse nazionale) in ambito universitario.

Bonino, casa d’aste incaricata dal Tribunale di Roma della vendita, ha reso ora disponibile la pubblicazione dell’intero patrimonio del San Domenico, in due volumi, di oltre 360 pagine, con più di 1300 immagini:

 CATALOGO 1

 CATALOGO 2

Qui la piantina che permette di visualizzare le aree dell’hotel in cui è definitivamente ubicata la grande maggioranza dei lotti: praticamente, tutti gli spazi pubblici di maggiore rilievo dell’antico edificio, dai chiostri ai grandi saloni, fino agli storici corridoi conventuali.

Commenta con Facebook