L’artista franco-vietnamita Huong Dodinh arriva a Venezia in concomitanza con al Biennale d’Arte. Le sue opere sono in esposizione nella Sala delle Quattro Porte, una delle sale monumentali del Museo Correr. La mostra è curata dal Dr. Amin Jaffer e Hervé Mikaeloff. Dal 23 aprile al 6 novembre 2020, con il supporto di PACE Gallery.
Ascensione, questo il titolo della mostra, trasporta il visitatore in all’interno di uno spazi composto da 14 pannelli allungati. Un allestimento immersivo utile a percepire il misticismo presente nelle opere di Huong Dodinh. Del resto Ascensione suggerisce proprio un percorso interiore da cui uscire fortemente rinnovati. Il tutto nel contesto della Sala delle Quattro porte, monumentale spazio che negli ultimi otto anni ha ospitato esclusivamente le mostre di importanti artiste femminili.
Huong Dodinh nasce nel 1945 a Soc Trang, città vietnamita del Mekong Delta. I suoi genitori lasciano il paese per scappare dalla guerra quando Huong ha solo otto anni e si trasferiscono a Parigi. Huong scopre per la prima volta la bellezza e la maestosità dei paesaggi nevosi come studentessa al collegio privato di Rambouillet.
La sua carriera come artista è scaturita dalla visione della neve bianca che si fonde con il cielo d’inverno. Huong Dodinh, studentessa alla Scuola di Belle Arti di Parigi, durante le rivendicazioni sociali del Maggio 1968, trascorre i cinque decenni successivi isolandosi dal mondo, creando delle opere uniche, pure, spirituali e universali, senza mai condividerle pubblicamente.
Le opere di Huong Dodinh sono piene di spiritualità. Quando tiene il pennello in mano, l’artista medita. È sola, in osmosi con la tela, in piena concentrazione e lontana dal mondo esterno. Huong si interroga sui concetti di luce e di linee. La composizione delle linee è centrale nella costruzione del suo lavoro. Il rilievo spesso presente nelle sue opere le permette di dare una direzione alla luce. Attraverso la sua tecnica unica, in cui accumula vari strati di pittura e impiega una geometria artistica, Huong dà una profondità singolare alla tela, e una densità che nulla toglie alla luminosità delle sue opere.
L’artista è rappresentata da Pace Gallery.