Roberto Polillo, Marocco Rabat, 2008
Dal Marocco alla Cambogia, dal Giappone all’India, tra Venezia, New York e Dubai; 21 fotografie di grande formato per 13 paesi raccontano la ricerca artistica e il linguaggio di Roberto Polillo, un progetto speciale a cura di Denis Curti all’interno di MIA FAIR 2022: INVISIBILE. La mostra fotografica è aperta al pubblico dal 28 aprile al 1 maggio; inoltre, venerdì 29 aprile alle ore 18.00 si terrà un talk intitolato Esplorando l’invisibile.
Tra sperimentazione tecnica e indagine della resa dell’immagine, nasce una fotografia che aspira a cogliere l’anima dei luoghi e rivelare una realtà ridotta ai suoi elementi essenziali, spaziali, cromatici, percettivi, ritmici a tratti pittorici, evocativi; una realtà altra e diversa da quella registrata soltanto dagli occhi.
Roberto Polillo, New York, 2016
Un percorso espositivo che esprime la volontà di scoprire e sperimentare i contemporanei strumenti digitali come un supporto per rivelare il non tangibile ma presente, creando immagini di grande intensità dove paesaggio e presenza umana sembrano fondersi.
Invisibile raccoglie oltre quindici anni di indagine fotografica che Roberto Polillo ha portato avanti grazie a una grande passione, che lo ha spinto in oltre 25 paesi nel mondo e alla volontà di trovare un linguaggio che possa diventare veicolo per una nuova espressione della realtà.
Stupore e curiosità accompagnano il pubblico in un viaggio spaziale e temporale, tra immagini che evocano città del futuro in cui le vette dei grattacieli si trasformano in lampi di luce e atmosfere che riportano a un passato senza tempo, in cui gesti e riti rimangono immutati, quasi sospesi: “è la sospensione dell’incredulità“, secondo Denis Curti.
Roberto Polillo, Cambogia, 2015
Il progetto arricchisce il percorso culturale di MIA FAIR sia attraverso la mostra fotografica, dal 28 aprile al 1 maggio 2022 a Milano, sia con un talk, venerdì 29 aprile alle ore 18.00, intitolato Esplorando l’invisibile: un dialogo tra Denis Curti, Alberto Diaspro, direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia e autore di Quello che gli occhi non vedono, Mauro Pagani, polistrumentista, compositore e produttore discografico, parte della PFM Premiata Forneria Marconi e autore di importanti collaborazioni con numerosi musicisti italiani, e Francesca Taroni, direttore di “Living” e “Abitare”. Una riflessione e un confronto che nasce da un’alternanza di visioni e di discipline.
Il dibattito è completato dalla presentazione del libro Tra il visibile e l’invisibile di Roberto Polillo grazie al quale l’autore può raccontare l’evoluzione della ricerca artistica negli ultimi quindici anni, dai primi progetti, ai più recenti sulle città del futuro e sui luoghi della spiritualità in Italia e in Asia, “nella convinzione che il mondo possieda altre dimensioni, più ricche e reali, di quella che i nostri cinque sensi e la nostra mente riescono a comprendere“.