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Imprese culturali e creative. 155 milioni di euro dal PNRR, ecco i bandi

Il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia parla dei fondi destinati a imprese culturali e creative Il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia parla dei fondi destinati a imprese culturali e creative
Il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia parla dei fondi destinati a imprese culturali e creative
Il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia parla dei fondi destinati a imprese culturali e creative

Anticipato il cronoprogramma che fissava i termini a dicembre 2023. Fondi destinati a transizione digitale e verde e alle professionalità creative

L’investimento vuole sostenere la ripresa e l’innovazione delle aree culturali e creative, e ne rappresenta un primo e strutturale intervento. I bandi coinvolgeranno l’intero comparto culturale e creativo. Inoltre, ci consentiranno di avviare un primo importante censimento delle realtà che operano in quest’ambito”. Così il Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Onofrio Cutaia tratteggia i bandi destinati al settore culturale e creativo dal PNRR. Le cui linee di indirizzo sono state presentate nella sede del Dicastero di via del Collegio Romano. 155 milioni di euro per la transizione digitale e verde del settore e per il rafforzamento delle competenze dei professionisti del comparto che operano proprio in questi ambiti.

Abbiamo giocato d’anticipo sul cronoprogramma, che fissava i termini a dicembre 2023. Per la creatività italiana un supporto concreto alla ripartenza”, ha sottolineato il Sottosegretario per la Cultura Lucia Borgonzoni. “I fondi andranno nella direzione della valorizzazione del settore, su cui continuare a investire. Questo è solo il primo passo”.

Alcuni dettagli li fornisce Angelantonio Orlando, Direttore Generale dell’Unità di Missione PNRR: “un ampio programma di misure che coinvolgono tutti gli asset culturali chiave. Finalizzato a migliorare la capacità attrattiva, l’accessibilità e la sicurezza dell’immenso patrimonio culturale. Tra queste, gli interventi per la digitalizzazione del patrimonio culturale, la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali. E per l’efficientamento di musei, cinema e teatri. Ma anche gli interventi per i piccoli centri, le aree rurali, compresi parchi e giardini storici”.

https://creativitacontemporanea.beniculturali.it/

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