Joe Colombo, Multichair per B-Line srl, 1970. Codice 0146 Courtesy B-Line srl
GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano presenta la mostra “Caro Joe Colombo, ci hai insegnato il futuro“, a cura di Ignazia Favata. La mostra, aperta al pubblico dal 24 maggio al 4 settembre 2022, racconta la storia e le idee di un architetto e designer visionario, capace di anticipare e prevedere futuri traguardi del design, della tecnologia e della società contemporanea.
Appassionato di jazz, insieme agli artisti Enrico Baj e Sergio Dangelo, arreda lo storico Jazz Club Santa Tecla con un collage di manifesti e manichini disintegrati che pendevano dal soffitto: comincia così il percorso straordinario di Joe Colombo (1930 – 1971), non a caso definito il profeta del design.
A lui e alla sua incontenibile fantasia proiettata nel futuro, è dedicata la mostra “Caro Joe Colombo, ci hai insegnato il futuro”, organizzata da Suazes con la Galleria d’Arte Moderna di Milano e l’archivio Joe Colombo, porta nelle sale della GAM l’evoluzione della sua storia e il suo costante interesse verso nuove forme di progresso.
Studio Joe Colombo
Il percorso espositivo parte dalle prime esperienze degli Anni Cinquanta, dall’adesione al Movimento Arte Nucleare e la prima progettazione della Città Nucleare in cui troviamo già una città residenziale e una sotterranea con automobili, servizi, magazzini e metropolitana. La morte del padre e il suo necessario coinvolgimento nell’azienda di famiglia, lo portano a un cambiamento radicale con l’abbandono del mondo artistico e l’incontro con quello industriale, ma l’esperienza si rivela cruciale per Colombo, che impara tecniche costruttive, di produzione e incontra i nuovi materiali plastici. Dopo qualche anno, infatti, cede l’attività e apre il suo primo studio a Milano.
Gli anni Sessanta si aprono con il premio IN-ARCH per il controsoffitto in metacrilato nell’Albergo Continental a Platamona in Sardegna (1964), e la progettazione con il fratello Gianni della sua prima lampada Acrilica per O-Luce con cui vince la medaglia d’oro alla XIII Triennale di Milano (1964).
Joe Colombo, Acrilica per OLUCE srl, 1962. Codice 0260 Courtesy Oluce srl
La capacità di astrazione sviluppata nei primi anni di attività e la successiva concretezza sviluppata nel suo periodo aziendale, lo portano a proporre oggetti di design con forme e materiali nuovi e con idee innovative sui modi di vivere del futuro. La passione per la meccanica, il suo non sentirsi vincolato dai contesti architettonici che lui immagina sempre più piccoli e trasformabili, insieme ai suoi studi di ergonomia e psicologia, lo portano a realizzare progetti radicalmente innovativi.
Un esempio è il Sistema Programmabile per Abitare, monoblocchi polifunzionali come la MiniKitchen per Boffi ed il Box 1 per La Linea arrivando anche a proporre Habitat Futuribili come Visiona 1 per Bayer, il Total Furnishing Unit per MOMA, o la sua stessa casa in Via Argelati a Milano.La mostra è accompagnata dal catalogo Joe Colombo. Designer. Catalogo Ragionato 1962 – 2020edito da Silvana Editoriale.