La vendita di Argenti, Icone e Oggetti d’arte Russa di Wannenes è in arrivo a Milano. In calendario per il 23 giugno
601 pezzi unici, inconsueti e ricchi di storia compongono il corposo catalogo di Wannenes, dagli oggetti per la tavola a quelli religiosi, dalle sculture, agli elementi d’arredo.
Oggetti ambiti da chi colleziona per tipologia, ma anche per chi è interessato alle epoche, agli stili o alla provenienza geografica perché, se una serie di lotti è di produzione italiana, non mancano splendidi esempi russi, inglesi e francesi, passando in modo trasversale dal Sette all’Ottocento fino a giungere al Novecento più eclettico.
Star dell’asta sono senza dubbio la coppia di zuppiere su presentoire in argento (lotto 47, stima 40.000 – 50.000 euro) opera del genio di A. Lang per l’argentiere di corte Nichols e Plinke e realizzate a San Pietroburgo nel 1836. Il valore degli oggetti, oltre alla raffinatezza e alla cura che li contraddistingue, è dato dallo stemma della Granduchessa Olga Nikolaevna Romanova, figlia dello zar Nicola I. Rientrano quindi tra i beni della celebre famiglia Romanov che sono andati dispersi per il mondo a partire dalla rivoluzione russa. Il pregio dell’arte russa si ritrova anche nel tradizionale Kovsh in argento (lotto 43, stima 4.000 – 5.000 euro) proposto nella classica forma a barca dal maestro argentiere Ivan Khlebnikov, datato 1896-1908 e contrassegnato da un bollo con insegne imperiali.
La grande tradizione italiana è magnificamente rappresentata da G. Bartolelli che lavorò con successo a Perugia nella seconda metà del Settecento. La caffettiera in argento proposta in asta, datata 1774-1775, è senza dubbio un’eccellente testimonianza della sua abilità artistica (lotto 336, stima 4.500 – 5.500 euro).
Da Birmingham arriva la coppia di candelabri in argento (lotto 558, stima 10.000 – 15.000 euro) realizzati nel 1832 e recanti il marchio del famoso argentiere Matthew Boulton. L’artigiano, grazie ai suoi servizi di qualità e i suoi numerosi successi, è sicuramente degno di essere incluso nell’elenco dei grandi orafi inglesi.
Frutto della qualità francese è invece l’alzata in argento del XIX secolo (lotto 407, stima 5.000 – 6.000 euro) espressione della celebre Maison Odiot dell’omonimo proprietario Jean-Baptiste-Claude Odiot che operò in quel periodo nella sua bottega parigina producendo i celebri servizi di vermeil destinati alle corti di tutta Europa.
Per quanto riguarda il mondo delle icone va sicuramente segnalata quella raffigurante il “Mandilion” con riza che riporta il volto di Gesù (lotto 221, stima 2.000 – 3.000 euro), prodotto a Mosca tra il 1908-1917 ad opera dell’orafo argentiere D. Smirnov. La tavola, realizzata a tempera e impreziosita con argento parzialmente dorato, è una sapiente testimonianza di questa antica e sofisticata tecnica artistica. Come anche l’Icona raffigurante il Compianto (lotto 140, stima 4.000 – 5.000 euro) realizzata in Grecia nel XVII secolo.
L’asta di Argenti, Icone e Oggetti d’arte Russa si volgerà giovedì 23 giugno presso gli spazi Wannenes di Palazzo Recalcati in via Amedei, 8 a Milano e sarà preceduta dalla consueta esposizione dei lotti sempre nella sede milanese dal 20 al 22 giugno.
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