GIacomo “Jack” Braglia, #POWERLIPS, 2022, adesivo fotografico su alluminio, 143×83×40 cm
Dal 6 al 19 giugno l’ADI Design Museum di Milano ospita Conversations with emotional journeys, la mostra personale dell’artista e fotografo svizzero Giacomo “Jack” Braglia (Lugano, 1996), a cura di Beatrice Audrito. Il progetto è promosso dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia in collaborazione con l‘Associazione Culturale Plana.
In questa occasione Braglia riflette sul tema del viaggio, fisico come interiore, ponendo l’attenzione sulla necessità di tornare a viaggiare per conoscere continenti e culture lontane, dopo la riscoperta del nostro territorio grazie al turismo di prossimità praticato in questi ultimi anni a causa della pandemia mondiale. Come sottolinea l’artista: «dopo due anni di pandemia che ha stravolto gli equilibri del pianeta, finalmente possiamo tornare a viaggiare, uscire dalla propria “comfort zone” per incontrare l’altro, aprirci a culture diverse, provare nuovi cibi e immergerci in paesaggi inaspettati. Viaggiare stimola la mente e la creatività».
Giacomo Jack Braglia, Foto profilo 1, Ph Giorgia Panzera
Una tematica di cui l’artista si occupa da sempre, raccontando le contraddizioni del nostro tempo attraverso il suo obiettivo fotografico grazie ad una ricerca interessante, al confine tra fotografia e scultura, con la quale Braglia trasforma i suoi scatti fotografici in sculture e installazioni tridimensionali. Servendosi della tecnica innovativa del wrapping, l’artista dà corpo alla fotografia tradizionale utilizzando supporti fotografici alternativi: busti classici, scudi, bocche e altre forme scultoree che riveste di immagini fotografiche scattate durante i suoi viaggi, per permettere alla fotografia di conquistare la terza dimensione superandone i limiti.
Una narrazione visiva condotta servendosi di medium diversi come la fotografia, la scultura, il colore. In mostra otto sculture raccontano il viaggio fotografico di Braglia che nel corso del 2018 ha visitato sei paesi del mondo, dedicando l’intero anno all’esplorazione di nuovi territori e al contatto con culture lontane. Fotografie suggestive di luoghi naturali e paesaggi urbani scattate in Australia, Cina, Giappone, Namibia, Nuova Zelanda e Portogallo. Immagini affascinanti che si incarnano tra le labbra sinuose di bocche greco-romane quale escamotage per rievocare lo spirito delle “Conversations” (Conversazioni) di Braglia, un titolo utilizzato spesso dall’artista al fine di sottolineare l’esigenza intima di aprire un dialogo con il fruitore.