Harold Ancart, pittore noto per le sue vedute astratte, si è unito a Gagosian solo pochi mesi dopo aver lasciato David Zwirner. Raro caso di un artista emergente che lascia una mega galleria per un’altra. Prima mostra personale in programma nel 2023 a New York.
Harold Ancart realizza astrazioni su tela e sculture in cemento, prendendo spunto dal mondo naturale – alberi, paesaggi marini e iceberg. Nato a Bruxelles nel 1980 ma attivo a New York, Ancart ha ottenuto la sua prima grande mostra nel 2016, quando il Menil Drawing Institute di Houston gli ha dedicato una mostra personale. Essa era composta da una serie di 27 opere su carta raffiguranti immagini astratte ispirate alle strade e hai paesaggi che Ancart ha incontrato durante un viaggio lungo gli Stati Uniti. Quest’anno è invece presente alla Whitney Biennal.
Prima di unirsi a Zwirner nel 2018, il pittore ha collaborato con CLEARING di Bruxelles, e successivamente con Xavier Hufkens e la David Kordansky Gallery di Los Angeles. Ma è stato dopo l’accordo con Zwirner che il suo mercato ha vissuto una crescita significativa. Fino al record raggiunto da Sotheby’s New York nel 2019, quando Untitled (2016) – che raffigura dei fiori lisergici in uno spazio trasfigurato – è stato venduto per 1 milioni di dollari.
Nello stesso anno Ancart ha completato un’importante commissione per il Public Art Fund, posizionando Subliminal Standard, una scultura in cemento dipinto, nel Cadman Plaza Park di Downtown Brooklyn. L’anno prima aveva invece realizzato un’altra installazione site-specific, Painting the Night, al Centre Pompidou-Metz in Francia.
Non sono note ragioni particolari per cui Ancart abbia lasciato Zwirner. Un movimento non inaudito, ma di certo insolito per un artista emergente mid-career. Forse è Gagosian che in questo momento ha un appeal particolare. Recentemente alla Galleria si sono unite anche altre due giovani ma importanti artiste: Anna Weyant e Jadé Fadojutimi.