2001 Tite e Mite_Tradizione e innovazione
ADI Design Museum presenta novità sostanziali nell’esposizione permanente della Collezione storica del Compasso d’Oro, destinate ai visitatori come agli studiosi. A poco più di un anno dall’inaugurazione e con l’esperienza di circa trenta mostre temporanee, cambiano i contenuti e l’allestimento. Il nuovo volto dell’ADI è stato curato dal team composto da Francesca Balena Arista, Giovanni Comoglio, Maite García Sanchis.
L’originaria distribuzione degli oggetti esposti con cui il museo ha debuttato nel 2021, dove ai prodotti premiati in ciascuna edizione si accompagnava uno spazio di approfondimento particolare, si aggiorna: cambiano i prodotti illustrati negli approfondimenti, i documenti in mostra e il racconto di come l’oggetto è stato ideato e prodotto, sotto la guida di un nuovo team curatoriale, un nuovo allestimento di Matteo Vercelloni e una nuova immagine grafica di Andrea Rovatti. A ciò segue il rinnovo fisiologico di tutta la Collezione, che viene quindi riorganizzata, sempre dal curatore Beppe Finessi.
PRESENTE PERMANENTE ©MartinaBonetti, ADI
Il team curatoriale riassume così il nuovo concept: “Nel riscoprire oggetti emblematici che hanno costruito la storia del design si vuole riconoscere la relazione complessa che hanno ingaggiato con il loro contesto, di risposta ad una richiesta e a diversi stimoli, ma anche di indirizzo per l’evoluzione delle cose a venire, a volte anche di vero e proprio manifesto, andando al di là del loro valore di immediatezza o di testimonianza “archeologica”. I trenta premi selezionati sono di natura diversa l’uno dall’altro ed evocano altrettante questioni aperte, che approfondite oggi svelano il loro straordinario valore come strumenti non solo per interpretare il passato ma anche per affrontare le urgenze del presente”.
Nell’insieme la proposta è un nuovo punto di vista sui vincitori del Compasso d’Oro dal 1954 a oggi: un’attualizzazione resa possibile dalla ricchezza di oggetti e documenti conservati nella Collezione storica del Compasso d’Oro (oltre 2.500), una dimostrazione concreta del principio ispiratore del museo: dare al grande pubblico la possibilità di scoprire il design da punti di vista sempre nuovi, come non lo aveva mai visto. Grazie al succedersi delle interpretazioni attuali gli oggetti della storia sono sempre il presente, in permanenza.