Scintille italiane nella notte parigina. Le tre star annunciate della Thinking Italian di Christie’s, per la prima volta sotto la Tour Eiffel, non hanno disatteso le previsioni. Fontana top lot, Boetti da record, Burri non sbaglia.
Addirittura per Alighiero Boetti è stato record del mondo. La particolarissima Mappa rosa è diventata la sua opera più cara mai passata all’asta: 5.6 milioni di euro. La stima era di 2-3 milioni. Un’ottima prima volta in asta per il ricamo colorato acquistato direttamente dall’artista nei primi anni ’80 da una famiglia italiana.
Del resto l’opera, come detto, vanta questa peculiarità unica del colore rosa. La narrazione vuole sia stato un errore delle tessitrici afghane a cui l’artista era solito commissionare il lavoro. Dal momento che il Paese è privo di sbocchi sul mare e le ricamatrici non l’avevano mai visto, sono state costrette a improvvisare. Una casualità che a Boetti piacque. E che anche i collezionisti hanno apprezzato. Un’altra opere di Boetti, Omonimo, è stata aggiudicata per 2.2 milioni.
Di molto superiore il risultato di Lucio Fontana. Il suo Concetto spaziale raggiunge i 15 milioni di euro. É il top lot della vendita. Il lavoro fa parte del secondo ciclo della serie dei buchi (1955-62) ed è caratterizzato da una superficie argentata scintillante. Dei dieci buchi d’argento realizzati dall’artista, questo è il più grande. Da sottolineare, inoltre, che la serie risale a circa dieci anni dal primo taglio, che poi diventerà l’opera simbolo della ricerca di Fontana.
Buon risultato anche per il Cretto di Alberto Burri. Anche in questo caso si tratta di una dei cicli più famosi per l’artista, su cui l’artista lavorò dal 1970 al 1979 ispirandosi alle superficie screpolate degli antichi affreschi ma anche alle terre aride della Death Valley, California, che il pittore ebbe modo di visitare. La stima era di 3.5-4.5 milioni. Il risultato è 3.7 milioni: sopra la stima minima senza entusiasmare.
Buon risultato anche per il Senza titolo di Joan Mitchell, che ha realizzato 4.7 milioni di euro rimanendo pienamente nelle stime (4-7 milioni). Sempre presente Pablo Picasso: questa volta con Tête d’homme de profil II, venduto a 2.8 milioni. Yves Klein supera le previsioni (1-1,5 milioni) con Nu d’Iris Clert sortant de l’onde, (IKB 120), venduto a 2 milioni.