Il ministro Sangiuliano visita a Napoli Palazzo Fuga, che potrebbe accogliere una nuova sede del Museo Archeologico Nazionale
“L’Italia ha 5 milioni di opere d’arte ma ne esponiamo solo 480mila”. Parte da questa riflessione il forte progetto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Uno dei primi che lo vede in campo su azioni concrete. “Il tema è dunque rendere accessibile anche quello che non è visibile al pubblico”, ha dichiarato ai margini della sua visita a Napoli. “Se gli stranieri avessero quello che abbiamo noi nei depositi farebbero faville”. Che fare allora? Qualcosa che si sposa con la tematica sollevata in questi giorni dalla direttrice del Louvre di Parigi, decisa a limitare i troppi ingressi. I grandi musei scoppiano di visitatori? Allora raddoppiamoli.
“L’idea che ho messo anche nelle linee programmatiche, presentate alle Commissioni Cultura di Camera e Senato, è di poter sdoppiare alcuni grandi musei. A cominciare dagli Uffizi a Firenze per il Rinascimento e dal Mann a Napoli per l’archeologia”. E non a caso la sua tappa partenopea precedeva una visita a Palazzo Fuga, che potenzialmente potrebbe ospitare la nuova “dependance” del Museo Archeologico Nazionale. 100mila metri quadri di superficie, conosciuto come Real Albergo dei Poveri, una tra le più grandi costruzioni settecentesche d’Europa, voluta da Carlo III di Borbone e firmata da Ferdinando Fuga.
E Sangiuliano è già attivo sul fronte degli Uffizi: “anche quell’importante museo ha immensi depositi con una grande quantità di opere non esposte”, ha dichiarato al Corriere della Sera. “Ho aperto già un confronto con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Un Uffizi-bis si può immaginare anche decentrato rispetto a Firenze, in una tra le tante realtà di una regione ricchissima di palazzi storici”.