Nasce una nuova ambiziosa collaborazione tra due magazine che da anni si occupano di arte e cultura. Black Camera atterra su ArtsLife con una nuova sezione totalmente dedicata alla fotografia e alla cultura delle immagini.
Jacopo Di Cera espone, fino al 25 marzo, presso Ninfa Labs di Milano, il suo nuovo progetto Infinity. Un’evoluzione del suo precedente lavoro fotografico Italian Summer
Qualche anno fa Jacopo Di Cera con Italian Summer ci aveva mostrato una particolare italianità al mare. O meglio la particolarità risiedeva, per essere precisi, nelle modalità di ripresa degli italiani al sole sulle coste del nostro paese. Dall’alto, tramite l’uso di un drone. Il suo racconto fotografico, così pensato e realizzato, non era un racconto di vita, un reportage dei costumi di una popolazione in vacanza. Ma sembrava più che altro la rappresentazione di un inscenamento. Come quando un bambino nella sua cameretta ricrea minuziosamente una scena secondo la propria fantasia. Partorendo dalla sua testa una storia, facendo muovere i suoi personaggi e dando ad essi delle azioni da fare in uno spazio antropizzato, in un paesaggio creato ad arte per loro.
La prospettiva, lo sguardo su quei personaggi era quello di una persona che li controllava dall’alto, che aveva il potere di ricreare degli artifici per loro, un ordine prestabilito per seguire il flusso di una narrazione. Quel drone, il suo modo di riprodurre la realtà che si animava sotto di lui, coglieva l’estetica profonda della situazione, non i dettagli, ma le macro figure che quei dettagli, messi insieme, mettevano in scena: gli ombrelloni ordinati in file, le persone ammassate sulla spiaggia che ricreavano magicamente delle volumetrie strane e particolari, come quando ci si mette ad osservare il cielo per scorgere nelle nuvole qualche animale misterioso.
Fotografo bambino
L’individuo sulla spiaggia non era più un singolo, ma era inteso come tassello di un puzzle molto più complesso, di un disegno creato ad arte da un “fotografo bambino” a cui piace giocare con le sue miniature umane e con i droni tecnologici. Recentemente Jacopo Di Cera, seguendo il principio tecnologico di ripresa di Italian Summer, ha prodotto un altro lavoro, Infinity. La prospettiva dall’alto è rimasta, quindi, inalterata, ma per Infinity non si tratta più di fotografie, ma di video, ed inoltre non è più solo l’estate il contenitore dell’inscenamento, ma anche l’inverno, o più correttamente il concetto di un tempo circolare, che cambiando secondo le stagioni e le condizioni atmosferiche, in un qualche modo, si annulla e diventa un concetto astratto, che si ripete all’infinito facendo svanire la specificità delle cose.
Coadiuvato dal nuovo medium, il soggetto del progetto di Jacopo Di Cera, in mostra da Ninfa Labs a Milano dal 16 al 25 marzo, diventa il tempo stesso, non più l’idea dell’uomo inteso come piccolo elemento di un disegno più esteso e complesso, e l’indagine, soprattutto grazie alla rappresentazione video del mutamento e del movimento, penetra ancora più in profondità fino ad arrivare agli ingranaggi del meccanismo umano.
Ninfa Labs
via dell’Aprica 16, Milano
aperto lun-ven dalle 11.00 alle 17.00
www.ninfa.io