Un lavoro di coppia, come di coppia è stata la vita trascorsa insieme. Anne e Wolfgang Titze svelano, dopo anni in cui è stata mostrata con il contagocce, la loro collezione d’arte moderna e contemporanea. Lo fanno nell’occasione in cui, probabilmente, la raccolta vedrà la sua fine. Ovvero l’asta che Christie’s gli dedica a Parigi il 19 ottobre, dove le circa 30 opere che la compongono saranno disperse tra i collezionisti disposti ad aggiudicarsele.
Un finale, quindi, che più romantico non si può: al suo culmine la collezione, nata nel 1995, svanisce. Poche le occasioni, in questi anni, per ammirare dal vivo i lavori che la compongono. La più importante, di certo, la mostra Love Story al Belvedere di Vienna nel 2014. Il titolo è lo stesso adottato dalla casa d’aste, che ha fissato l’incanto in concomitanza con la seconda edizione di Paris+ par Art Basel.
Entrando nel merito della collezione, è indubbio che Anne e Wolfgang Titze abbiano assemblato una raccolta coerente e organica, dove lo studio e lo conoscenza dell’arte e dei suoi meccanismi emerge chiaramente. Ad esempio, pur abbracciando un ampio range di stili e soluzioni, i due si sono concentrati su alcuni specifici movimenti artistici: Minimalismo, Astrattismo e pittura tedesca del dopoguerra. E l’hanno fatto scegliendo opere nodali e simboliche delle tendenze citate. Come Waldstuck (Okinawa) un’opera seminale di Gerhard Richter, una delle prime in cui sperimenta il passaggio dal fotorealismo all’astrazione, aprendo il capitolo più significativo e iconico della sua opera. Dipinto nel 1969, il lavoro fa parte di una serie di quattro dipinti, di cui uno è attualmente conservato al Louisiana Museum of Modern Art, Copenaghen. È il top lot della vendita.
Pioniera è stata anche Agnes Martin, che negli anni ’50 ha gettato le basi per la pittura seriale. La sua astrazione minimalista, alla ricerca della pura gioia spirituale, è qui racchiusa in The Lamp. Nell’opera riecheggia l’approccio zen e taoista di Martina alla pratica artistica, così come in On a Clear Day (1973).
Come accade ai migliori collezionisti, anche Anne e Wolfgang Titze hanno avuto relazioni predilette e privilegiate con alcuni artisti in particolari. Per loro, uno di questi, è stato sicuramente Georg Baselitz. Dell’artista tedesco troviamo in asta Wegtreten, der Mantel (2014). Un’opera monumentale che unisce astrattismo ed espressionismo. Uno dei suoi Fracture Paintings, invece, riescono a mettere in discussione la storia e l’identità tedesca. Un lavoro simile, per approccio storicistico, a quello di Adrian Ghenie. Nato in Romania nel 1977 sotto il regime di Ceausescu, Ghenie indaga il lato oscuro della recente storia europea. Lo troviamo in asta con Flight into Egypt (2008), dove l’artista trasforma una classica vicenda biblica in una suggestiva scena d’esilio universale. Ma anche con Charles Darwin as a Young Man, opera esposta alla Biennale di Venezia del 2015 e che ha dato al pittore fama internazionale.
Infine, l’opera raccoglie un nucleo importante di opere realizzare da artiste quali Yayoi Kusama, Julie Mehretu, Lisa Yuskavage, Sarah
Lucas, Rebecca Warren, Joyce Pensato e Paola Pivi. Tra queste Blue Magic (2007) di Julie Mehretu, che esplora temi inerenti a geopolitica, migrazioni e conflitti. Di Yayoi Kusama troviamo invece Infinity-Nets (AOTWX), un dipinto su larga scala del
2008 che incarna la pratica artistica di Kusama legata alla ripetizione ossessiva. Mentre DOTS-OBSESSION [QZBA] ricorda i primi tentativi di Kusama con il Minimalismo e l’Espressionismo astratto.
Le stime, non ancora divulgate, saranno presto disponibili sul sito di Christie’s.