Viva l’Italia, Paese ricco di tradizione, cultura e gastronomia. Il Belpaese è soprannominato così non a caso, dato che può vantare un patrimonio artistico e culturale tra i più ricchi e rinomati al mondo. Sono addirittura 58 i siti dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, a conferma della bellezza della nazione cuore del Mediterraneo. Splendido è anche il nostro portfolio architettonico, completo e variegato, con opere che rientrano per forza di cose nell’immaginario collettivo mondiale. Di seguito ne vedremo alcune delle più significative, dividendole per città di appartenenza e partendo, come non si potrebbe meglio fare, da sua maestà la Capitale: Roma. Non ce ne vorranno gli abitanti delle città che non nomineremo, ma non basterebbe un articolo per elencarle tutte.
Roma, non solo Colosseo
Ovviamente ciò che più spicca nella città eterna, rendendolo simbolo immortale di quello che Roma ha rappresentato per secoli, è il Colosseo. L’anfiteatro, voluto dalla dinastia degli imperatori Flavi tra il 70 e l’80 d.C, è formato da un ovale policentrico di oltre 500 metri di perimetro, con un’altezza che originariamente raggiungeva i 52 metri. I recenti lavori di ristrutturazione consentiranno ai turisti di visitare parti prima inaccessibili, come l’arena e i sotterranei. Simile al Colosseo, ma solo per metà è il Teatro Marcello, mentre, oltre ai fori imperiali, è da segnalare il Pantheon, ossia l’edificio romano di epoca imperiale con il migliore status di conservazione al mondo. Il pavimento in marmo è quello originale, alla pari delle cappelle interne, mentre la cupola fu definita da Michelangelo un’opera dal disegno angelico e non umano per la sua perfezione.
Ma Roma è stata costruita in tanti secoli e con influenze provenienti da culture stratificatesi nel tempo. Basti pensare a quella egizia, che ha portato 17 obelischi, di cui 13 ancora visibili, e alla costruzione di una piramide, quella Cestia, molto simile a quelle originali egizie e rappresentate in scene di film come “La Mummia” o in giochi come Assasin’s Creed: Origins o Book of Ra gratis. Per non parlare della Roma medievale, con le varie Basiliche di San Giovanni in Laterano, di Santo Stefano Rotondo o di San Lorenzo fuori le Mura. Capolavori assoluti, poi, sono San Pietro, con la sua cupola Michelangiolesca, e la Cappella Sistina, simboli dell’arte architettonica cristiana. Infine, non mancano i palazzi di epoca moderna, come il complesso del Vittoriano, meglio noto come “Altare della Patria”, Palazzo Venezia e il complesso del Foro Italico.
Venezia: Palazzo Ducale e Basilica di San Marco
Altri due fiori all’occhiello del patrimonio architettonico italiano sono ubicati in un’altra città vanto della nostra nazione: Venezia. Parliamo nello specifico di Palazzo Ducale e della Basilica di San Marco. Il primo è considerato il capolavoro del gotico veneziano per eccellenza, che trae spunto da un’architettura orientaleggiante e bizantina. Gli interni originali erano decorati con opere, tra gli altri, di artisti come Francesco Bassano, Domenico Tintoretto, Tiziano Vecellio e Paolo Veronese. Molti di questi affreschi e dipinti sono ancora ivi conservati e visibili, mentre altri sono andati perduti o, semplicemente, trasferiti altrove.
La Basilica di San Marco, ubicata come il Palazzo Ducale nell’ampio complesso architettonico dell’omonima piazza, è un altro simbolo della maestosità della Venezia che fu. La facciata marmorea che la caratterizza è addirittura del 13esimo secolo, con mosaici, bassorilievi e decorazioni varie che sono stati inseriti nel corso degli anni successivi. Essa è lunga oltre 75 metri e larga un massimo di 62, mentre la cupola centrale è alta ben 43 metri. La pianta a croce greca, rende la basilica enorme agli occhi dei visitatori, mentre le decorazioni dorate, dipinte e a mosaico completano il quadro di uno spettacolo da visitare almeno una volta nella vita.
Pisa: il complesso di Piazza dei Miracoli
Patrimonio dell’UNESCO dal 1987, Piazza del Duomo, meglio conosciuta come Piazza dei Miracoli per un’espressione D’Annunziana, è un altro vanto dell’architettura Made in Italy. Essa comprende dapprima Il Duomo. Si tratta di un edificio in stile Romanico Pisano, iniziato ad essere costruito nel 1063 e caratterizzato dalla facciata realizzata in marmi multicolore. Gli interni, invece, presentano soffitti a cassettoni dorati, alcuni affreschi e marmi di colore bianco e nero per la pavimentazione. Da ammirare, poi, vi sono un mosaico absidale di inizio Trecento e il San Giovanni Evangelista dipinto, secondo tradizione, da Cimabue in persona. Opere che riuscirono a sopravvivere miracolosamente all’incendio cui andò incontro la cattedrale nel 1595.
Non molto lontano dal Duomo, poi, troviamo il Battistero di San Giovanni, caratterizzato da una cupola molto curiosa, in quanto troncoconica, coprente solo il giro interno dei pilastri. Infine, c’è il simbolo di Pisa, probabilmente il più famoso campanile al mondo. Già, perché non tutti sanno che la Torre di Pisa è in realtà un campanile. Essa è nota per la sua posizione non perfettamente verticale. L’inclinazione iniziò nel 1274, quando ancora non era stato completato il terzo ordine. Alta circa 56 metri è stata ristrutturata alla fine del secolo scorso per poter assestarne definitivamente la pendenza e riaprirla al pubblico, che può finalmente ripercorrerne a piedi gli otto piani che la compongono.
Alberobello: i trulli
Dalla Toscana, facciamo un volo veloce nel sud del Paese, dove troviamo, tra le altre bellezze architettoniche, i trulli della città pugliese di Alberobello. Essi sono straordinari esempi di edilizia realizzata in pietra a secco, un po’ come i muretti dei terrazzamenti liguri. Si tratta di una tecnica che risale addirittura ad età preistoriche e, come facilmente riscontrabile, ancora adottata in diverse regioni della nazione, specialmente in Puglia. I trulli, quindi, si caratterizzano per l’essere delle capanne abitative, temporanee o permanenti, costruite in terra calcarea e tetti in lastre di pietra incastrate senza l’uso di calce o altri materiali. Come noto, la più alta concentrazione di tali abitazioni si trova ad Alberobello.
Regge e Castelli: da Caserta a Milano
Per concludere quello che è un semplice assaggio dell’enorme patrimonio artistico e architettonico del nostro Paese, diamo uno sguardo a tre edifici a dir poco imponenti. Partiamo dalla Reggia di Caserta. Residenza reale costruita da Carlo di Borbone, la reggia casertana fu completata solo nel 1845, dopo quasi un secolo di lavori. Lo stile Barocco e neoclassico risaltano sia negli esterni che negli interni dell’edificio, con decorazioni e arredi delle camere che i nuovi esperti di interior design provano a riproporre nelle case grazie allo stile shabby chic, senza considerare fontane e giardini, uno all’inglese e uno all’italiana, che corredano l’intero complesso.
La pianta rettangolare, da 47mila metri quadrati e 5 piani di estensione, è articolata su diversi corpi di fabbrica che si affacciano su 4 cortili interni. Da percorrere rigorosamente a piedi la lunghissima passeggiata interna. Dalla Campania, quindi, ci trasferiamo in Lombardia, dove si presenta maestoso il Castello Sforzesco. Il grande complesso fortificato meneghino fu eretto da Francesco Sforza, Duca di Milano, nel 15esimo secolo, andando a rimpiazzare il precedente edificio noto come Castello di Porta Giovia. Distintosi come una delle principali cittadelle militari del Vecchio Continente, tra ‘500 e ‘600, il Castello fu restaurato tra fine Ottocento e inizio Novecento in una chiave prettamente storicista.
Non a caso, oggi il castello ospita diversi musei e istituzioni cittadine importanti, oltre ad essere uno dei castelli più grandi d’Europa. Composto da una torre, dalla piazza d’armi, dalla Rocchetta e dalla Corte Ducale, si distingue per le sue sale ricche di storia e decorazioni, oltre che per la moderna fontana esterna nota come “Torta degli sposi”. Le sue due entrate collegano i due lati del centro cittadino: la zona di Parco Sempione e quella del Duomo di Milano, altro simbolo enorme della cultura architettonica italiana.