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BRAFA Art Fair. La fiera prepara un’edizione 2024 dai toni surrealisti

BRAFA 2023 BRUSSELS EXPO © OLIVIER PIRARD BRAFA 2023 BRUSSELS EXPO © OLIVIER PIRARD
BRAFA 2023 BRUSSELS EXPO © OLIVIER PIRARD
BRAFA 2023 BRUSSELS EXPO © OLIVIER PIRARD
Come ogni inverno, anche nel 2024 il primo grande appuntamento dell’anno è BRAFA Art Fair. 132 galleristi provenienti da 14 Paesi presentano migliaia di opere di ogni tempo e specialità nei padiglioni di Brussels Expo. Dal 28 gennaio al 4 febbraio 2024.

Un’edizione che si preannuncia all’insegna del Surrealismo, con il pittore Paul Delvaux (tramite la Fondazione) come Guest of honour. Nel 2024 ricorre infatti il centenario del Manifesto Surrealista in cui André Breton dichiarava guerra alla logica a favore dell’automatismo freudiano e apriva una delle stagioni più fantasiose della storia dell’arte.

Su questa linea si inseriscono anche le 10 gallerie italiane che partecipano a BRAFA, comprese le nuove arrivate Mearini Fine Art di Perugia e Romigioli di Legnano (MI). Ormai una presenza fissa Robertaebasta Gallerie Milano, portavoce del grande design italiano  che partecipa alla fiera dal 2015.  Barbara Bassi di Cremona, è specializzata in gioielleria antica e vintage; Cortesi Gallery presenta dipinti e quadri materici del secondo dopoguerra; la galleria milanese Dalton Somaré torna con le sue proposte di scultura tribale Africana di Alta Epoca, sempre molto apprezzate dal mercato belga.

Brafa 2024 Paul Delvaux, Le Canapé vert, 1944, oil on canvas, 130 x 210 cm © Foundation Paul Delvaux, Belgium:SABAM, 2024 © Photo Vincent Everarts

Torna anche Ars Antiqua dopo l’ottimo debutto dello scorso anno, come anche la Gioielleria Nardi di Venezia. Due le gallerie italiane con sede all’estero: Repetto Gallery di Lugano, che si occupa di arte povera e concettuale; e Giammarco Cappuzzo (Londra) specializzato in pittura europea (secoli XVII-XIX), con particolare attenzione agli Impressionisti francesi.

Allargando lo sguardo alle gallerie internazionale, sono 18 i nuovi espositori che arrivano per la prima volta a BRAFA. C’è Marc Maison (Saint Ouen) con mobili e oggetti legati alle Esposizioni Universali del 1851-1900; Secher Fine Art & Design (Copenhagen) che presenta opere del movimento CO.BR.A (da Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam) fondato da Christian Dotremont nel 1948; Christophe Gaillard con un progetto legato ad artisti attivi negli anni ’60 e ’90. Nuovo ingresso anche per la prestigiosa Nicolás Cortés Gallery di Madrid specializzata in arte spagnola ed europea dal XV al XX secolo.

Come anticipato, largo lo spazio a Paul Delvaux. Alla mostra monografica allestita all’interno di BRAFA proprio dalla Fondazione Paul Delvaux si aggiungono i dipinti presentati dalla Galerie des Modernes e dalla Guy Pieters Gallery.

Ma BRAFA è una delle fiere più pazze del panorama artistico, quindi ecco le proposte trasversali che la rendono unica. Come i fumetti di Huberty & Breyne (Parigi, Bruxelles), la fotografia di Baronian, gli orologi da tavolo di La Pendulerie (Parigi), gli autografi e prime edizioni proposti da Librairie Amélie Sourget (Parigi) e i Cabinet de Curiosité di Finch & Co (Londra-Bruxelles), da sempre capace di trasportare i visitatori in un appassionante viaggio intorno al mondo.

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