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“Sixteen Jackies” di Andy Warhol arriva in asta da Christie’s. Stima 25-35 milioni

ANDY WARHOL (1928-1987)
Sixteen Jackies
silkscreen ink on linen, in sixteen parts
Painted in 1964.
Estimate: $25,000,000-35,000,000
© Christie’s Images Limited 2023

Christie’s ha annunciato l’arrivo in asta di “Sixteen Jackies” di Andy Warhol. Sarà uno dei top lot della 20th Century Evening Sale del prossimo 9 novembre 2023. È stimato 25-35 milioni di dollari

Da una parte c’è la bellezza quasi mitica di Marilyn Monroe, dall’altra l’eleganza intramontabile di Jackie Kennedy:  queste donne, due icone agli antipodi, due rivali, sono stati entrambi volti amatissimi e riprodotti più e più volte da Andy Warhol. Nel 2022 la “Shot Sage Blue Marilyn” è stata venduta da Christie’s a New York per 195 milioni di dollari diventando l’opera più cara di sempre tra quelle realizzate nel XX secolo venduta in asta e la seconda nella classifica generale (scavalcando Les Femmes d’Alger (Version O) di Pablo Picasso a quota 179,4 milioni).

Questo novembre sarà la bellezza triste di Jackie Kennedy a venire sotto le luci della ribalta. Questo dipinto del 1964 raffigura una griglia 4×4 dell’immagine ripetuta della First Lady scattata durante il corteo funebre del marito. L’opera verrà messa all’asta una settimana e mezza prima del giorno in cui ricorre il 60° anniversario della morte del presidente JFK. “Sixteen Jackies” si colloca al vertice del gruppo di opere d’arte che divennero note come i  dipinti “Death and Disasters” di Warhol. Sempre nel 2022 un dipinto di questa serie “Death and Disasters” è andato in asta da Sotheby’s a New York per ….. “White Disaster (White Car Crash 19 Times)” era stimato 80 milioni e incarnava appieno l’oscura zavorra della serie di “morte e disastri” nella sua forma più drammatica e di grande impatto.  Questa è una delle serie più famose di Warhol dei primi anni ’60 e presenta principalmente immagini di incidenti automobilistici, rivolte e suicidi che erano apparsi in precedenza sui media. Warhol, nonostante fosse ampiamente conosciuto come il re della cultura pop e la persona che ha dato alla celebrità il proprio status iconico, era anche profondamente preoccupato dalla prospettiva e dall’idea della morte.

Qui la protagonista è nuovamente la morte con tutto il suo dolore, come spiega bene Alex Rotter (presidente Christie’s arte 20° e 21° secolo): «Sixteen Jackies cattura l’enormità di uno dei momenti più decisivi della storia americana in un modo unicamente warholiano. Attraverso la convenzione della riproduzione, trasforma il dolore personale di Jackie Kennedy in un commento sociale sul trauma collettivo. Questa è una meditazione formale sulla tragedia attraverso la lente dei mass media e un distillato di bellezza, celebrità, shock e tristezza. L’influenza e l’impatto di Warhol sul panorama contemporaneo hanno continuato a crescere anche dopo la sua morte; questo lavoro rappresenta una testimonianza della sua duratura genialità».

Il 22 novembre 1963, il 35esimo presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, fu ucciso a colpi di arma da fuoco mentre viaggiava in un corteo di automobili in Texas, seduto accanto a sua moglie Jackie. Nei momenti e nei giorni immediatamente successivi, centinaia di fotografi hanno documentato ogni mossa di Jackie. Sono state scattate migliaia di istantanee, diffuse sui media in tutte le sue forme: prime pagine di giornali e trasmissioni televisive.

Delle fotografie scattate a Jackie Kennedy in questo periodo, Warhol ne scelse solo otto come base per la serie Jackie. «L’immagine scelta per “Sixteen Jackies” è tra le più potenti. È stata scattata mentre camminava alla testa del corteo funebre che accompagnava il corpo di suo marito per le strade di Washington verso il cimitero di Arlington, la sua ultima dimora. In questa immagine ritagliata del suo viso, Warhol assicura che la nostra attenzione si concentri esclusivamente sul suo dolore. Il senso condiviso di trauma emotivo è ulteriormente accentuato dall’uso della ripetizione da parte di Warhol. Utilizzando la stessa immagine più e più volte – più o meno nello stesso modo in cui veniva trasmessa più e più volte in TV e incollata sulla prima pagina di ogni giornale – Warhol essenzialmente imprime le sembianze di Jackie sulla retina collettiva del mondo. La combinazione di stoicismo, grazia e dolore in questa immagine connota non solo il dolore emotivo di Jackie, ma la sua incredibile forza di sopravvissuta» raccontano da Christie’s.

Quest’opera, assemblata in questa disposizione dallo stesso Warhol, è l’unica opera della serie che ripete la stessa immagine in una griglia 4×4. A differenza degli altri cinque dipinti che presentano sedici immagini di Jackie, questo è l’unico lavoro eseguito in un’unica tavolozza di colori, rispecchiando in particolare la colorazione in bianco e nero di un giornale.

THE ARTIST PHOTOGRAPHED IN HIS STUDIO IN NEW YORK, 1964. PHOTO © MARIO DE BIASI/MONDADORI VIA GETTY IMAGES. ART © 2021 ANDY WARHOL FOUNDATION FOR THE VISUAL ARTS / ARTISTS RIGHTS SOCIETY (ARS), NEW YORK

I lavori della serie “Death and Disaster” sono tra le opere più ricercate dell’artista e di essa fanno parte tre dei suoi cinque migliori prezzi d’asta in assoluto (“Silver Car Crash (Double Disaster)”, 1963, 105.445.000 $, 2013; “White Disaster (White Car Crash 19 Times)”, 1963, 85.350.500 $, 2022 e “Green Car Crash (Green Burning Car I)”, 1963, 71.720.000 $, 2007).

Mentre un altro lavoro raffigurante “Sixteen Jackies” ma a colori e senza la ripetizione di 16 ritratti uguali è stato venduto nel novembre del 2021 nell’asta della collezione da Macklowe (da Sotheby’s a NYC) per 33.872.250 $ (stima: 15-20 milioni).

Il Warhol della Macklowe Collection

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