Elisabetta Chiono è la nuova presidente di TAG, l’associazione che riunisce le maggiori gallerie di Torino e la sua nuova nomina ha portato subito una bella ventata di novità. Già gallerista operante sul territorio da alcuni anni con lo spazio Crag, Elisabetta Chiono è piena di idee ed entusiasmo contagioso.
Ho fatto due chiacchiere con lei, che mi ha raccontato i progetti futuri dell’associazione, a pochi giorni dalla fatidica Artweek torinese di inizio novembre.
Le ho chiesto se preferisce essere chiamata presidente o presidentessa, al femminile, e lei mi ha detto che preferisce la prima possibilità. Tuttavia credo che nel suo modo di operare emergano chiaramente le doti tipicamente femminili come la capacità di mettere in relazione le varie gallerie tra loro, fomentare il lavoro di squadra e la partecipazione attiva, oltre alla voglia di fare con passione e creatività. Tutte cose di cui le gallerie torinesi hanno sicuramente bisogno.
Qui sotto la nostra chiacchierata.
Innanzitutto complimenti per la tua nuova carica come direttrice (presidente) di Tag! Che programmi hai per questa nuova avventura?
La possibilità di essere presidente di TAG è per me una opportunità. Opportunità di sviluppare e condividere idee con gli altri galleristi della associazione, con professionisti del mondo dell’arte e con le istituzioni. E’ l’occasione per far nascere e crescere progetti: i programmi per questa “nuova avventura” richiederanno un lavoro lungo nel tempo, soprattutto in vista dei 25 anni di TAG nel 2025, un traguardo di grande rilievo se si guarda alle proposte ed alle mostre che sono state realizzate sin dai primi anni della Associazione. Abbiamo iniziato una prima fase impegnativa di dialogo e di confronto con numerosi interlocutori pubblici e privati, e devo dire che abbiamo trovato una positiva apertura alla collaborazione e al lancio di nuove iniziative. I programmi al momento sono in definizione, soprattutto per il 2024, poiché siamo orientati ad una programmazione trasversale che includa anche la collaborazione con altre istituzioni culturali. Sicuramente è con grande entusiasmo che prenderemo parte al tanto atteso Festival della Fotografia di Torino il prossimo maggio. In chiusura del 2023 e in occasione della settimana dell’arte torinese, TAG proporrà le Art Coffee Breakfast (3-4-5 novembre ore 10-12), novità importante in partnership con Lavazza, proponendo un percorso di colazioni tra le gallerie per collezionisti ed appassionati nelle mattinate d’arte pre-fiera. Inoltre, appuntamento fisso sarà la TAG Art Night – Notte delle Arti Contemporanee di sabato 4 novembre dalle ore 18 alle 23, organizzata grazie al sostegno della Fondazione CRT per l’arte che, insieme a Lavazza, sono partner che hanno sostenuto le nostre iniziative e che ci permettono di svilupparle al meglio.
Anche alla luce della tua esperienza personale, qual è a tuo parere la situazione attuale delle gallerie torinesi e che cosa è possibile fare per migliorarla?
La nostra è una città complessa, ma ricca di realtà in continuo movimento. Io ritengo sia di primaria importanza coinvolgere il pubblico e aprirsi a nuove modalità di comunicazione del nostro lavoro e di quello degli artisti, così come della ricerca che c’è dietro ad ogni progetto. E’ fondamentale che chi decida di visitare le gallerie d’arte, e non sia necessariamente già un collezionista, possa essere guidato e coinvolto, così da apprezzarne il contenuto culturale, con un eventuale risvolto anche economico per le gallerie legato al desiderio del collezionismo. Come abbiamo specificato in più occasioni le gallerie d’arte sono luoghi di cultura e di aggregazione, ed anche di formazione, ed al tempo stesso attività commerciali che a loro volta supportano una filiera di altre realtà economiche distribuite nella città e a livello nazionale, tra cui trasportatori, fiere, artigiani, editori, stampatori, ristoratori, albergatori e naturalmente gli artisti, spesso molto giovani. Io ed il direttivo stiamo raccogliendo stimoli provenienti da tante direzioni cercando di concretizzare progetti da realizzare anche in condivisione tra gallerie TAG. Sulla base di questi primi mesi sono certa che riusciremo a stabilire relazioni concrete e durature nel tempo, con un lavoro serio e costante, prendendo spunto anche da esperienze di successo straniere e potendo contare su partner illuminati e, costantemente, dal desiderio di svolgere al meglio il nostro meraviglioso lavoro.