Tre mesi e mezzo per vedere alcuni dei migliori pittori contemporanei italiani esposti tutti insieme. 119 precisamente, di quasi tutte le età, dai ventenni agli over 60 ma entro il 1969. Fino all’11 febbraio 2024 alla Triennale di Milano è in scena la mostra Pittura italiana oggi, a cura di Damiano Gullì. Tantissimi, troppi, artisti, alcuni bravi, alcuni ottimi, alcuni mediocri. Tante le mancanze pesanti, manca anche un filo rosso che lega il tutto. Interessante l’operazione ma “povera” la curatela. Un’occasione stimolante o un’occasione persa?
A corredo alcune delle migliori opere viste per le sale della Triennale (foto Giuditta L.M. ARTSLIFE)
Uno spaccato che nasce da anni di ricerche, studio visit e incontri, umani e professionali, con artiste e artisti in tutta Italia ed evidenzia ricchezza e complessità della pittura italiana in tutte le sue declinazioni e sfaccettature, dalle contaminazioni e slittamenti disciplinari alla rilettura e stravolgimento di tecniche e iconografie della tradizione fino a una “pittura espansa” che va al di là del supporto/tela per “invadere” spazi e superfici.
In mostra sono stati individuati singoli exempla rappresentativi, attraverso un’opera per artista, realizzata tra il 2020 e il 2023, in grado di offrire sguardi trasversali, letture e interpretazioni originali della nostra contemporaneità. Ne è derivata una mappatura intergenerazionale, restituzione prismatica delle plurime sfaccettature del fare pittura oggi. L’arco temporale preso in considerazione ha visto eccezionali trasformazioni e stravolgimenti storici, sociali ed economici – dalla pandemia alla guerra alla paventata messa in crisi, e scomparsa, dell’autorialità a causa delle evolute applicazioni dell’intelligenza artificiale – i cui riflessi, diretti e indiretti, possono essere colti in molte delle opere esposte.
Il progetto di allestimento dello Studio Italo Rota propone un sistema modulare aperto in cui muoversi liberamente tra le opere, non ordinate secondo criteri cronologici ma accostate in un dinamico gioco combinatorio, assecondando continui slittamenti dalla figurazione all’astrazione, e viceversa, evidenziando come i confini tra queste due polarità siano oggi fluidi, porosi e, per certi versi, interscambiabili. Alcuni artisti sono stati inoltre invitati a misurarsi con i moduli allestitivi e con lo spazio espositivo di Triennale per dare vita a speciali commissioni di opere site-specific, ideale rimando agli storici interventi pittorici ambientali in Triennale. La produzione dei materiali utilizzati nell’allestimento prevede nella sua fase produttiva una riduzione quantitativa del materiale d’origine. La mostra si indirizza così verso il 100% di non produzione di CO2 e di non uso di materiali di finitura, colle, pitture, stucchi, saldature.
ARTISTI
Beatrice Alici (San Donà di Piave, 1992), Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983), Silvia Argiolas (Cagliari, 1977), Stefano Arienti (Asola, 1961), Francesca Banchelli (Montevarchi, 1981), Riccardo Baruzzi (Lugo, 1976), Andrea Barzaghi (Monza, 1988), Romina Bassu (Roma, 1982), Alessandro Bazan (Palermo, 1966), Angelo Bellobono (Nettuno, 1964), Thomas Berra (Desio, 1986), Luca Bertolo (Milano, 1968), Lorenza Boisi (Milano, 1972), Bea Bonafini (Bonn, 1990), Marco Bongiorni (Garbagnate Milanese, 1981), Benni Bosetto (Merate, 1987), Thomas Braida (Gorizia, 1982), Michele Bubacco (Venezia, 1983), Pierpaolo Campanini (Cento, 1964), Pietro Capogrosso (Trani, 1967), Linda Carrara (Bergamo, 1984), Valerio Carrubba (Siracusa, 1975), Guglielmo Castelli (Torino, 1987), Manuele Cerutti (Torino, 1976), Andrea Chiesi (Modena, 1966), Marco Cingolani (Como, 1961), Adelaide Cioni (Bologna, 1976), Roberto Coda Zabetta (Biella, 1975), Claudio Coltorti (Napoli, 1989), Gianluca Concialdi (Palermo, 1981), Rudy Cremonini (Bologna, 1981), Pierpaolo Curti (Lodi, 1972), Valentina D’Amaro (Massa, 1966), Davide D’Elia (Cava dei Tirreni, 1973), Enrico David (Ancona, 1966), Francesco De Grandi (Palermo, 1968), Roberto de Pinto (Terlizzi, 1996), Marta Dell’Angelo (Pavia, 1970), Alberto Di Fabio (Avezzano, 1966), Stanislao Di Giugno (Roma, 1969), Patrizio di Massimo (Jesi, 1983), Gianluca Di Pasquale (Roma, 1971), Fulvio Di Piazza (Siracusa, 1969), Chiara Enzo (Venezia, 1989), Alice Faloretti (Brescia, 1992), Matteo Fato (Pescara, 1979), Alessandro Fogo (Thiene, 1992), Andrea Fontanari (Trento, 1996), Giulio Frigo (Arzignano, 1984), Giorgia Garzilli (Napoli, 1992), Oscar Giaconia (Milano, 1978), Emilio Gola (Milano, 1994), Paolo Gonzato (Busto Arsizio, 1975), Cecilia Granara (Jeddah, 1991), Diego Gualandris (Alzano Lombardo, 1993), Agnese Guido (Copertino, 1982), Sebastiano Impellizzeri (Catania, 1982), Massimo Kaufmann (Milano, 1963), Pesce Khete (Roma, 1980), Andrea Kvas (Trieste, 1986), Francesco Lauretta (Ispica, 1964), Viola Leddi (Milano, 1993), Iva Lulashi (Tirana, 1988), Marta Mancini (Roma, 1981), Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991), Margherita Manzelli, (Ravenna, 1968), Beatrice Marchi (Gallarate, 1986), Andrea Martinucci (Roma, 1991), Fabio Marullo (Catania, 1973), Fulvia Mendini (Milano, 1966), Beatrice Meoni (Firenze, 1960), Daniele Milvio (Genova, 1988), Narcisa Monni (Alghero, 1981), Pietro Moretti (Roma, 1996), Maria Morganti (Milano, 1965), Angelo Mosca (Chieti, 1961), Marco Neri (Forlì, 1968), Valerio Nicolai (Gorizia, 1988), Ismaele Nones (Trento, 1992), Francis Offman (Butare, 1987), Luca Pancrazzi (Figline Valdarno, 1961), Dario Pecoraro (1984, Milano), Jem Perucchini (Tekeze, 1995), Alessandro Pessoli (Cervia, 1963), Gabriele Picco (Brescia, 1974), Edoardo Piermattei (Ancona, 1992), Aronne Pleuteri (Erba, 2001), Amedeo Polazzo (Starnberg, 1988), Nazzarena Poli Maramotti (Montecchio Emilia, 1987), Gianni Politi (Roma, 1986), Vera Portatadino (Varese, 1984), Luigi Presicce (Porto Cesareo, 1976), Pierluigi Pusole (Torino, 1963), Marta Ravasi (Merate, 1987), Andrea Respino (Mondovì, 1976), Pietro Roccasalva (Modica, 1970), Chris Rocchegiani (Jesi, 1977), Giangiacomo Rossetti (Milano, 1989), Giuliana Rosso (Chivasso, 1992), Pietro Ruffo (Roma, 1978), Erik Saglia (Torino, 1989), Nicola Samorì (Forlì, 1977), Angelo Sarleti (Reggio Calabria, 1979), Alessandro Sarra (Roma, 1966), Alessandro Scarabello (Roma, 1979), Davide Serpetti (L’Aquila, 1990), Marta Sforni (Milano, 1966), Mario Silva (Londra, 1993), Sofia Silva (Padova, 1990), Marta Spagnoli (Verona, 1994), Enrico Tealdi (Cuneo, 1976), Maddalena Tesser (Vittorio Veneto, 1992), Michele Tocca (Subiaco, 1983), Saverio Tonoli (Lucca, 1984), Eva Chiara Trevisan (Treviso, 1991), Vedovamazzei (Simeone Crispino, Napoli, 1962, Stella Scala, Napoli, 1964), Nicola Verlato (Verona, 1965), Flaminia Veronesi (Milano, 1986), Alice Visentin (Torino, 1993).