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Agostino Iacurci vince il XXII premio Casoli ed Elica conquista il secondo Compasso d’Oro

Da sinistra: Francesco Casoli, Agostino Iacurci, Viviana Cattelan Cristina Casoli, Marcello Smarelli – ph: Lorenzo Palmieri

Arte come formazione aziendale. L’artista Agostino Iacurci (classe 1986) ha vinto il XXII Premio Casoli, organizzato dalla omonima Fondazione. Mentre l’azienda Elica (principale sostenitrice del Premio) ha conquistato il secondo Compasso d’Oro. Un grande esempio di connubio tra arte e impresa. 

 

Agostino Iacurci, Fiori diversi al naturale, 2024; tecnica mista. Airforce, Cerreto d’Esi.
Courtesy l’artista e Fondazione Ermanno Casoli. Crediti: Lorenzo Palmieri.

Architettura concettualmente tribale che riempie di colore le colline marchigiane dall’interno. Siamo a Cerreto d’Esi nella neo rinnovata sede di Airforce, con un italiano alla guida dell’impresa artistica annuale di FEC, il pugliese Agostino Iacurci. Artista da opere site-specific su scala industriale che sta lasciando le sue impronte nelle più disparate location del globo. Il 15 giugno è stato premiato dalla Fondazione Casoli per i workshop del progetto E-STRAORDINARIO, che premia la Cultura all’interno dell’impresa.

Paesaggio e architettura caratterizzano l’opera di Iacurci, che combinando tecniche pittoriche, installazioni ed elementi naturali riesce a esaltare un senso di appartenenza al “lavoro” stesso, il quale vuol essere un dono per i dipendenti nel senso più diretto: con la loro concreta partecipazione.

Da sinistra: Francesco Casoli, Agostino Iacurci, Viviana Cattelan Cristina Casoli, Marcello Smarelli – ph: Lorenzo Palmieri

“Il progetto che Iacurci ha concepito per le persone di Airforce – spiega il curatore Marcello Smarrelli – nasce da una serie di riflessioni che indagano la storia del giardino e il suo significato simbolico nel corso dei secoli, attraverso le diverse credenze, culture e religioni. Ne emerge da un lato un’idea di giardino ideale e sognato, l’Eden; dall’altro, il giardino reale, luogo di lavoro paziente e costante, spazio di mediazione e scambio tra esseri umani e ambiente. Il risultato è un’opera sorprendente, complessa e articolata, un giardino vivente composto da piante reali e dipinte, destinato a crescere e a svilupparsi nel tempo grazie alle cure e all’impegno attivo di tutti i membri della comunità aziendale. Un modo creativo per migliorare lo spazio di lavoro e rafforzare il senso di appartenenza all’azienda, creando un ambiente solidale.

 Quando l’amore per l’arte diventa strumento formativo per la collettività

Il Premio Ermanno Casoli è concepito come una commissione che la Fondazione Ermanno Casoli affida, edizione dopo edizione a un artista per realizzare un’opera d’arte permanente in un’azienda, con la partecipazione attiva delle persone che vi lavorano. Nata con l’obiettivo di favorire la relazione tra arte e impresa, la FEC promuove iniziative in cui l’arte contemporanea diviene strumento di formazione, capace di innescare processi innovativi che stimolano la creatività e migliorano gli ambienti di lavoro.

Iacurci – Casoli (Ph: Lorenzo Palmieri)

Per questa XXII edizione il progetto celebra la vita all’interno del nucleo aziendale come forza collaborativa e collettiva. L’opera ideata per Airforce è stata realizzata attraverso una serie di azioni che hanno coinvolto attivamente l’intera popolazione aziendale – circa 100 persone con profili professionali eterogenei, senza alcuna distinzione organizzativa – trasformando un’ampia porzione dello stabilimento, finora utilizzata solo come area di transito, in un luogo di sosta e incontro.

“Lavorare con le persone di Airforce – ha dichiarato l’artista Agostino Iacurci – è stata un’esperienza straordinaria. Ho avuto la possibilità di conoscere e interagire con una comunità appassionata e dedicata, e grazie all’impegno di ciascuno, siamo riusciti a trasformare radicalmente l’aspetto del loro luogo di lavoro. Spero che possano vivere e godere pienamente di questo spazio che abbiamo creato insieme.”

Risultati ispirati da valori che da sempre guidano i progetti della Fondazione e del gruppo Elica: il design che coniuga estetica e performance, l’arte come modello dei processi creativi e del metodo di lavoro e l’innovazione al servizio di una tecnologia capace di esaltare le funzionalità dei prodotti.

Claire Fontaine, Il personale, 2023; Lettere LED, muro dipinto, cavi e trasformatori; 50 x 175 x 8000 mm.
Elica, Fabriano. Cortesia dellâ’artista e della Fondazione Ermanno Casoli.

Il Presidente di Elica, Francesco Casoli, ha dichiarato: “Siamo entusiasti della nuova opera di Agostino Iacurci, che con la sua visione arricchisce la collezione diffusa della Fondazione Ermanno Casoli, rappresentando un valore aggiunto per il nuovo stabilimento Airforce. Questo progetto è una straordinaria occasione per valorizzare il nostro impegno ventennale nel promuovere ambienti di lavoro che favoriscono la creatività e il senso di appartenenza, riflettendo i valori fondamentali di Elica quali innovazione e collaborazione. Crediamo fermamente che l’arte abbia il potere di ispirare e unire le persone, e siamo orgogliosi di supportare iniziative che integrano l’arte nel contesto aziendale”.

Mese di traguardi: Elica si aggiudica il secondo Compasso d’Oro in 5 anni

 Il 20 giugno il presidente Francesco Casoli e Fabrizio Crisà – Chief Design Officer di Elica – hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, negli spazi di ADI Design Museum a Milano (il primo Compasso D’Oro è stato ottenuto da Elica con NikolaTesla One). La sperimentazione è un valore che la FEC condivide con Elica e si riflette nella volontà di cercare sempre lo straordinario nell’ordinario.

Francesco Casoli & Fabrizio Crisà_Premiazione Compasso d’Oro_2024

Le attività della FEC sono state oggetto di studi, articoli scientifici e tesi di laurea, nonché indagate in una pubblicazione dal titolo “Innovare l’impresa con l’arte. Il metodo della Fondazione Ermanno Casoli” di Deborah Carè, Chiara Paolino e Marcello Smarrelli, edita da Egea nel 2018 e in una versione ampliata e tradotta in lingua inglese nel 2021.

Iacurci – Airforce, premio Casoli 2024 – Ph: Lorenzo Palmieri

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