La Fondazione Merz presenta, sino al 2 febbraio 2025, la seconda parte della mostra Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola dedicata a Mario Merz, in occasione del centenario della nascita dell’artista il 1° gennaio 2025, negli spazi della Fondazione a Torino in via Limone 24.
Il progetto espositivo prende le mosse a partire dal concetto legato alla necessità di individuare la natura profonda che si cela dietro ai modelli per arrivare alla base del pensiero umano, il quale nella sua diversità è definito sempre da leggi che sfuggono allo scorrere del tempo e alla varietà degli ambienti. La frase che dà il titolo all’esposizione è stata estrapolata da uno scritto di Mario Merz e si ricollega a questa necessità di guardare alla natura e allo scorrere del tempo per poter raggiungere un senso di leggerezza concettuale, che si ritrova nel nucleo di opere presentate. Nei lavori in mostra vi sono elementi e concetti che si ripropongono e che si legano in un percorso che, citando sempre Merz, mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola…
L’esposizione presenta una selezione di lavori tra installazioni, igloo, tavoli, tele e opere su carta. Alle opere già presenti nel primo allestimento, per questa nuova fase, si aggiungono tre altre opere imponenti in termini di contenuto e di misura. Come un iconico virtuosismo le opere rimbalzano da una parte all’altra dello spazio espositivo collegandosi le une con le altre in un’atmosfera da favola; un apparente disordine in cui cose dal mondo si mescolano e diventano responsabili del loro trasformarsi per riapparire in un’armonica unione.
Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola
28 ottobre 2024 – 2 febbraio 2025
Fondazione Merz
Torino, via Limone 24